Vacanze e voli aerei, la grande preoccupazione: cosa succede

Partire per le vacanze sta diventando una vera preoccupazione, specialmente quando di mezzo ci sta l’aereo. Ecco il motivo.

Viaggiare sta diventando un vero incubo e il motivo principale riguarda le persone che decidono di prendere un biglietto aereo per raggiungere una metà e adesso che si sta iniziando a pensare a dove andare quest’estate, la cosa che bisogna fare è quella di prestare tanta attenzione.

Viaggio in aereo
Viaggio in aereo, Notizie.com

Proprio ultimamente le compagnie aeree hanno cancellato 500 voli al giorno ed è molto probabile che la cosa sia destinata ad aumentare in modo esponenziale nelle prossime settimane, ad avere analizzato questo particolare è stato il Corriere.it che ha preso in considerazione i numeri di Airline Data Inc.

Pare infatti che proprio nell’estate del 2022 si siano verificati i primi problemi di voli cancellati all’ultimo minuto o di scioperi, file lunghe e code o bagagli persi; in particolare i posti in cui questo si è verificato in misura maggiore sono: Francia, Olanda, Germania e Regno Unito. Quindi cerchiamo di capire quale potrebbero essere le soluzioni.

Viaggio in aereo è un pericolo: crescono i numeri dei voli cancellati

Insomma pare proprio che per le vacanze di quest’estate, optare per un viaggio in aereo potrebbe non essere la giusta soluzione, specialmente se poi all’ultimo secondo ci si trova nella condizione di vedere il proprio volo cancellato.

Viaggio cancellato, Notizie.com

Cosi come riporta Money.it, pare che nell’ultima settimana: “I vettori europei hanno rimosso dai canali di vendita oltre 90 mila voli programmati nel periodo aprile-settembre, si parla di circa 11,4 milioni di sedili soltanto nei collegamenti all’interno del continente europeo. È quindi stato cancellato il 2,6% sul totale dei decolli previsti, ben al di sopra della media storica e di fatto in linea con le cancellazioni dell’anno scorso, avviate a marzo e proseguite fino a ottobre”.

Insomma una situazione davvero incresciosa che oltre che provocare il malumore tra i passeggeri, lo fa anche per gli addetti ai lavori che nella maggior parte dei casi si trovano anche in difficoltà a spiegare le motivazioni sul perchè accadano delle cose del genere.

Detto questo, per cercare di ridurre i disagi al massimo che è possibile, pare che alcune compagnia abbiano deciso di tenere pronti un numero di velivoli maggiore da utilizzare proprio in queste situazioni, e ancora già da qualche tempo l’amministratore delegato di United Airlines ha ammesso: “Le compagnie statunitensi stanno vendendo biglietti per voli che non saranno in grado di operare”.

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