Picchiata davanti ai figli, intervengono i carabinieri: scatta la denuncia

Una donna è stata picchiata, offesa e denigrata dinanzi ai figli in più di una occasione e soprattutto per molti anni. Fino a quando non ha deciso di chiamare i carabinieri che sono intervenuti: scattata immediatamente la denuncia 

Reggio Emilia
Carabinieri (Ansa Foto) Notizie.com

Un incubo ed, allo stesso tempo, terrore. Non potrebbe essere altrimenti quello che ha dovuto subire una donna per 15 lunghissimi anni. Fatti  di botte, minacce e soprattutto violenze. Da parte di un uomo che sembrava potesse amarla e starle accanto per sempre. Ed invece  si era rivelato un autentico incubo da cui allontanarsi sempre di più. Senza aver mai trovato il coraggio di farlo per tutto questo tempo. Fino a quando non ha deciso di alzare la cornetta e di telefonare ai carabinieri locali per denunciare l’accaduto. Ci troviamo a Reggio Emilia dove un uomo è stato denunciato dai militari dell’Arma.

A quanto pare questi episodi erano frequenti ed avvenivano sotto gli occhi dei figli che, osservavano le terribili scene, traumatizzati e rimanendo senza parole. Non solamente maltrattamenti fisici, ma soprattutto psicologici quelli che l’uomo ha compiuto nei confronti della convivente. Per molto tempo sono andate avanti le indagini da parte dei carabinieri della stazione di Montecchio Emilia. La donna, dopo l’ennesimo episodio, non ce l’ha fatta più ed ha deciso di denunciare gli episodi e raccontare tutto quello che sapeva e che, soprattutto, le era successo fino a quel momento.

Reggio Emilia, picchiava e minacciava la convivente dinanzi ai figli: denunciato

Reggio Emilia
Carabinieri (Ansa Foto) Notizie.com

Ad avviare le indagini ci ha pensato direttamente la Procura di Reggio Emilia, diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci. L’uomo incriminato è un 42enne straniero che abita a Montecchio Emilia. Le accuse nei suoi confronti sono inevitabilmente gravi visto che stiamo parlando di maltrattamenti in famiglia aggravati. Successivamente la Procura ha richiesto ed ottenuto dal gip l’applicazione della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare. Non solo: l’uomo non deve più avvicinarsi alla vittima ed ai figli. Mantenendo una distanza di 150 metri. Vietata, ovviamente, anche la possibilità di comunicare con qualsiasi mezzo telefonico o social la donna.

A partire dal 2008 l’uomo non si faceva alcuno scrupolo nell’aggredire la donna. Fino a quando non è arrivato a tal punto da minacciarla di morte, insultando e molestandola sessualmente. Fino a quando non se ne usciva con frasi del tipo: “Piuttosto che pagare gli alimenti ti butto giù dal balcone”. Violenze che consistevano con schiaffi al volto e pugni allo stomaco. Il tutto accadeva per futili motivi: se non vedeva l piatto a tavola durante l’ora di cena oppure aver cambiato canale senza chiedergli il “permesso”.

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