Terremoto PSG, Al-Khelaifi indagato: accuse clamorose

Terremoto PSG, indagato il presidente Al-Khelaifi: le accuse nei suoi confronti sono gravissime. Le accuse sono a dir poco clamorose

nuovi guai per il patron del PSG
Nasser Al-Khelaifi (Foto LaPresse) Notizie.com

Un altro terremoto scuote il mondo del Paris Saint Germain. Accuse pesantissime contro il numero uno del club, ovvero Nasser Al-Khelaifi. Si tratta di una vicenda molto seria e che sta scatenando davvero moltissime polemiche in Francia. A riportare il tutto ci ha pensato direttamente il sito e quotidiano spagnolo ‘AS‘ che ha svelato i primi dettagli in merito a questo episodio. A quanto pare almeno tre tribunali investigativi della capitale francese sono stati nominati nella giornata di ieri, lunedì 27 febbraio. Con l’obiettivo di esaminare le accuse che vedono come protagonista il ricco sceicco.

Come riportato in precedenza le accuse nei suoi confronti sono molto gravi visto che stiamo parlando di “sequestro” e “tortura” nei confronti del franco-algerino Tayeb Benabderrahmane. Quest’ultimo, infatti, aveva denunciato alcuni mesi fa di aver subito alcune torture in Qatar, Il periodo in cui si sono verificati questi episodi sono datati 2020. Non è finita qui visto che ci sono documenti e molte prove che potrebbero seriamente incriminare il presidente dei parigini.

PSG, Al-Khelaifi indagato per sequestro e torture

Accuse pesanti contro il presidente del PSG
Il presidente del PSG, Nasser Al-Khelaifi (Foto LaPresse) Notizie.com

A rivelare i primi dettagli di questa vicenda, però, è stato il quotidiano francese “L’Equipe”. A quanto pare, il numero uno del PSG, avrebbe presentato una denuncia di parte civile. La stessa che la legge francese gli consente. Non solo: è stata avviata anche una indagine per le accuse in cui lo stesso Al-Khelaifi è attualmente incriminato. Nel frattempo i suoi avvocati, Maïtres Romain Ruiz e Gabriel Vejnar, sono al lavoro per cercare di risolvere la questione. Non solo: i suoi legali hanno espresso “soddisfazione” dopo aver puntato il dito contro la giustizia francese. La stessa che era stata accusata di “lentezza” e, soprattutto, mancanza di azione.

Non è assolutamente da escludere che queste prove da parte della vittima potrebbero essere un serio movente per quanto riguarda l’assegnazione degli ultimi mondiali che si sono disputati in Qatar. Oppure quelli che riguardano l’assegnazione dei diritti televisivi per il Medio Oriente per le prossime competizioni del 2026 e del 2030 a ‘BeIN Half‘. In passato, il qatariota, era stato già indagato (ed allo stesso tempo assolto) dopo i rapporti con l’ex rappresentante della FIFA, Jerôme Vackle, ex FIFA. Le accuse nei loro confronti, anche in questo caso, erano gravi visto che si parlava che avessero negoziato i diritti senza che la Federazione calcistica sapesse nulla. 

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