Pd, per Prodi non ci sono dubbi: “Schlein come la Meloni”

Pd, in merito alle ultime votazioni alle primarie ha voluto dire la sua Romano Prodi. L’ex presidente del Consiglio ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano ‘La Repubblica’ dove ha svelato il suo pensiero

Intervista alla Repubblica
Romano Prodi (Ansa Foto) Notizie.com

Da pochissime ore il Partito Democratico ha il suo nuovo segretario (o segretaria). Stiamo parlando di Elly Schlein che, contro tutti i pronostici che la davano sfavorita, è riuscita ad avere la meglio su Stefano Bonaccini. Quest’ultimo considerato il candidato principale a prendere il posto dell’uscente Enrico Letta che ha fatto il passaggio di consegne. In merito a questa situazione, sul possibile cambiamento (e rinnovamento) del partito ha voluto dire la sua uno che il Pd lo conosce fin troppo bene.

Anche perché ha scritto pagine importanti nel mondo della politica e non solo. Da come avete ben potuto capire stiamo parlando di Romano Prodi. L’ex presidente del Consiglio ha voluto svelare il suo pensiero in merito alla vittoria della Schlein e, successivamente, cosa potrà fare la nativa di Zurigo dopo aver ottenuto la fiducia da parte dei suoi elettori. Il nativo di Scandiano, ci ha tenuto a precisare, fa sapere che il problema principale del Pd non è in se la tenuta, ma la sua capacità di allargarsi.

Pd, Prodi: “Compito della Schlein molto importante

Intervista alla Repubblica
Romano Prodi (Ansa Foto) Notizie.com

Queste sono alcune delle sue dichiarazioni dopo la vittoria da parte dell’italo-svizzera: “Il tema del coinvolgimento dei riformismi è una via obbligata. Il destino del Pd è proprio questo. Questo è il compito della Schlein, dovrà saper interpretare al meglio il suo ruolo“. Per lo stesso Prodi non ci sono dubbi: “La sua vittoria è dovuta alle stesse condizioni che hanno portato al grande successo di Meloni“. In particolar modo si è riferito alla grande voglia di cambiamento e, soprattutto, di volti nuovi ed avventure.

Sullo sconfitto Bonaccini spende parole di elogio: “Qualcuno alla vigilia lo aveva descritto come usato sicuro. Penso fosse un complimento. So chi è, mi fido di lui, so cosa potrà fare. Schlein invece era il nuovo rischioso, perché il nuovo, insieme alle speranze, porta sempre qualche rischio“. In conclusione anche l’ex premier ha voluto esprimere il suo pensiero in merito al tema delle alleanze. La risposta non si è fatta assolutamente attendere: “Bisogna parlare con tutti gli interlocutori possibili. Bisogna avere bene un quadro definito del Pd che verrà. Senza alleanze non si va da nessuna parte. Prima, però, i contenuti“.

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