La città di Istanbul dedica una statua a Proteo, il cane eroe del sisma

Il monumento troverà posto all’interno di un parco in memoria del soccorritore giapponese Atsushi, morto nel terremoto in Turchia del 2011

Una storia che ha commosso il mondo intero. Già la situazione del terremoto in Turchia e Siria è stata devastante per le tante, troppe vittime che ci sono state, ma in ogni storia in ogni vicenda ci sono situazioni che hanno lasciato il segno, come famiglie smembrate e disperse, bambini isolati e impauriti, persone trovate vive dopo giorni e giorni, ma purtroppo anche corpi senza vita.

Il cane
Il cane Proteo, uno degli eroi del terremoto in Turchia (Ansa Notizie.com)

In tante di queste storie ci sono stati veri e propri angeli che hanno lavorato notte e giorni, scavato ininterrottamente per giorni. In alcuni casi è andata bene, in altri male. In diverse di queste storie il protagonista è un cane, Proteo. L’animale non si è risparmiato un solo secondo in quesi tragici giorni, appena trovava una persona viva, subito correva a cercarne altre. Senza sosta. Senza un momento di respiro, con la lingua fino alle zampe, non si fermava e andava avanti nella sua missione. Arrivava nel posto dove avvertiva i corpi e faceva scavare.

Il cane con le sembianze di un angelo è stato omaggiato da Istanbul

L'angelo
Il cane Proteo (Ansa Notizie.com)

Una missione vera e propria. Un angelo che purtroppo, anche per il troppo amore e dedizione non ce l’ha fatta alla fine. Troppo amore, troppa fatica. E così, la città di Istanbul ha deciso di dedicargli un monumento a quel meraviglioso cane messicano morto di fatica mentre soccorreva in Turchia le vittime del recente tragico terremoto.

La statua sarà messa all’interno di una parco inaugurato nel 2011 in memoria del soccorritore giapponese Miyazaki Atsushi, morto nel terremoto che ha scosso la Turchia orientale nello stesso anno. Proteo “è venuto dal Messico, a molti chilometri di distanza, per salvare vite umane in un Paese in cui non era mai stato e la cui gente non aveva mai incontrato – ha spiegato il sindaco – è riuscito in questa missione. Ma quando l’età, la stanchezza e la lunghezza del viaggio si sono sommate, ha compiuto il suo ultimo dovere qui“.

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