Chelsea, dramma Potter: “Minacce di morte alla mia famiglia”

L’allenatore dei Blues in conferenza stampa ha rivelato di essere stato oggetto della rabbia dei tifosi per i risultati deludenti della squadra. A suo giudizio è anche colpa dei media, che lo hanno preso di mira negli ultimi mesi con continue domande sulla pressione

Una conferenza stampa diversa dal solito, quella che ha presenziato il manager del Chelsea Graham Potter, alla vigilia del match di domani al Tottenham Hotspur Stadium contro gli Spurs. Prima di parlare della partita in sé per sé, infatti, l’allenatore ha rivelato un dramma che sta vivendo. Il tecnico ha raccontato che lui e la sua famiglia hanno ricevuto minacce di morte a causa della scarsa forma della squadra, attraverso un account di posta elettronica anonimo.

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Il manager del Chelsea, Graham Potter (Ansa) – Notizie.com

Per questo motivo ha voluto respingere fermamente le accuse secondo cui un comportamento calmo di fronte alle avversità significa indifferenza nei confronti del club: “Le persone hanno una percezione che non mi interessa. Su cosa si basa? Come fai a saperlo? Potreste chiedere alla mia famiglia com’è stata la vita per me e per loro. Non è stato affatto piacevole. Io capisco che i tifosi vanno a casa e sono infastiditi perché la squadra non sta vincendo. Ma posso assicurare che la mia vita negli ultimi tre o quattro mesi è stata piuttosto nella media. Ho ricevuto alcune e-mail non particolarmente carine, che vogliono che io muoia e vogliono che muoiano i miei figli. Ovviamente non è piacevole da ricevere“.

Potter e le minacce di morte ricevute

Il tecnico se l’è presa anche con i media, che per quattro mesi gli hanno chiesto costantemente se si sentisse sotto pressione. Il suo Chelsea ha vinto solo due delle ultime 14 partite nonostante le spese folli nelle ultime due finestre di mercato: un rendimento che ha portato i Blues a veleggiare al decimo posto nella classifica della Premier League.

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L’allenatore del Chelsea ha ricevuto minacce di morte (Ansa) – Notizie.com

Potter ha assunto la carica di manager del Chelsea a settembre per succedere al licenziato Thomas Tuchel (che tra l’altro adesso rivorrebbero al Psg): “La vita è dura per molte persone. Nessuno vuole davvero preoccuparsi dei manager della Premier League. A volte la vita non è giusta. Non è che me ne lamenti. Mi chiedete se è difficile e io dico di sì, è difficile. Tu soffri. Ti arrabbi. Quando sei in privato, mostri vera emozione con la tua famiglia. C’è un punto da considerare, ma il mondo è difficile. Stiamo attraversando una crisi energetica, una crisi del costo della vita. La gente sciopera a settimane alterne. Nessuno vuole sentire parlare del povero vecchio allenatore della Premier League“.

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