Un anno di guerra, la città scenda in piazza per “marcia della pace”

Un anno dall’inizio del conflitto, la città italiana è scesa in piazza per ribadire il proprio “no” alla guerra: con una marcia della pace che ha visto partecipare moltissime persone 

Marcia della pace
Marcia della pace (Ansa Foto) Notizie.com

Esattamente un anno dall’inizio del conflitto. Un anno dall’invasione della Russia e dai primi bombardamenti da parte delle truppe straniere nelle città ucraine. Dal 24 febbraio dello scorso anno a quello di oggi non c’è stato alcun segnale di pace da parte degli aggressori. Gli stessi che continuano la loro “operazione speciale“. I paesi di tutto il mondo (o quasi) non hanno dubbi: si sono schierati dalla parte dell’Ucraina. Tanto è vero che, nella giornata di ieri, è stato dato il “via libera” dall’Onu per la risoluzione alla pace. E lo si spera davvero tanto visto che il numero delle vittime, sia tra soldati che civili, aumenta sempre di più. Sono più di 150mila le persone che hanno perso la vita. Per una guerra che nessuno avrebbe mai voluto combattere.

Nel frattempo, però, nel nostro Paese c’è chi fa del suo per dare un segnale di “pace”. Con tanto di marcia. Probabilmente non cambierà granché nelle sorti di questo conflitto, ma almeno si tratta di un segno. Nella giornata di ieri ad Assisi si sono riunite moltissime persone. Un cammino che è durato tutta la notte alla luce delle torce. I partecipanti hanno preso parte alla marcia “PerugiAssisi“. Con tanto di arrivo alle ore 6 nella piazza antistante la Basilica Inferiore dedicata a San Francesco. Tutto nasce da una idea di Aldo Capitini e che è stata organizzata per tutte le guerre che ci sono nel mondo. Non solo quella in Ucraina. Tra i partecipanti anche alcuni frati del Sacro Convento di Assisi. Anche l’organizzatore della marcia Flavio Lotti, tantissimi giovani e il gonfalone della Regione Umbria.

Un anno di guerra, Assisi scende in piazza per la “marcia della pace

Ad Assisi
Marcia della pace (Ansa Foto) Notizie.com

Una marcia che era iniziata verso la mezza di notte. Luogo di ritrovo i giardini del Frontone a Perugia. Moltissimi gli striscioni con scritto “Fermiamo le guerre“, “Pace” e “No War“. Una marcia diversa dalle altre, ma il significato è sempre lo stesso: cercare di dare un segnale per porre fine a questi atti di violenza dell’essere umano fatta su altro.

Soddisfazione, ma anche tanta stanchezza, sul volto dei partecipanti che non hanno voluto mancare affatto a questa iniziativa. Molti sono i filmati e le immagini che sono state pubblicate sui social network per dimostrare che il popolo italiano ha scelto dalla parte di chi stare in questa guerra: ovvero quella della pace.

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