Omicidio Oristano, mamma Chiara resta in silenzio: interrogatorio sospeso

Omicidio Oristano, la mamma di Chiara resta in silenzio per tutta la durata dell’interrogatorio: lo stesso che viene successivamente sospeso

Omicidio Oristano
Omicidio Oristano (Ansa Foto) Notizie.com

Ieri è stato il giorno dell’addio. Quello più brutto e che mai nessuno avrebbe voluto partecipare. L’addio di Chiara, la ragazza uccisa con una serie di colpi di forbici ad opera della madre. La stessa che, per finirla completamente, avrebbe preso il cavo del caricabatterie e glielo avrebbe stretto forte al collo fino a toglierle la vita. Tantissime le persone che hanno voluto darle un ultimo saluto: compagni di classe, amici, insegnanti e cittadini del posto che non volevano e non potevano mancare a questo appuntamento. Ancora incredula la città sarda che continua ancora a chiedersi il perché di questo folle gesto compiuto dalla donna che l’ha messa al mondo.

Nelle ultime ore, però, arrivano delle novità importanti direttamente dall’ospedale ‘San Martino‘. Dove in questo momento si trova ricoverata la madre, precisamente nel reparto di ‘Psichiatria’. Quest’ultima, dopo averla uccisa, avrebbe tentato il suicidio gettandosi dal balcone: se l’è cavata solamente con qualche ferita al capo e in altre parti del corpo, ma non è mai stata in pericolo di vita. La donna non avrebbe risposto ad alcuna domanda del gip Federica Fulgheri. Il colloquio è stato sospeso. Su forte richiesta da parte del suo avvocato, Gianluca Aste.

Oristano, la madre di Chiara non risponde al gip: interrogatorio sospeso

Omicidio Oristano
Omicidio Oristano (Ansa Foto) Notizie.com

L’interrogatorio, quindi, è stato solamente rimandato: quando la donna sarà in grado di rispondere allora potrà avvenire. Secondo quanto riportano alcune fonti locali pare che l’omicida soffrisse, da tempo, di una forma di disagio psicologico. Il tutto dopo la separazione avvenuta con il marito Pietro Carta. Quest’ultimo, agente di polizia, è ancora incredulo per quanto avvenuto. Per la donna pende l’ordine di custodia cautelare in carcere.

Le novità non sono affatto finite qui visto che il legale della donna vorrebbe nominare, quanto prima, un consulente psichiatrico. In modo tale che lo stesso accerti la capacità di intendere e di volere della sua assistita. Chiara, nel mese di marzo, avrebbe compiuto 14 anni. Non solo: avrebbe dovuto anche decidere, dinanzi ad un giudice, se restare con la madre oppure andare a vivere con il padre.

 

Impostazioni privacy