Migranti, arriva una vera e propria tegola per la Geo Barents: arriva la multa, con tanto di stop, per la nave. Gli ultimi aggiornamenti in merito a questa vicenda
L’annuncio è arrivato direttamente con una nota da parte di ‘Medici Senza Frontiere‘. Direttamente dal proprio sito hanno annunciato che la Geo Barents, ovvero la nave che aiuta e trasporta i migranti, ha subito una pesante multa. Non solo: si parla anche di uno stop importante. Per tre settimane (per la precisione 20 giorni) dovrà rimanere ferma. La sanzione che è stata inflitta è pari a 10mila euro. Anche se, la stessa società, non ha alcuna intenzione di arrendersi ed è pronta a contestare il tutto. Tanto è vero che si stanno valutando possibili azioni legali per contestare quanto successo. “Non è accettabile essere puniti per aver salvato vite“.
A quanto pare, a contestare il tutto, è stata la Capitaneria di porto di Ancona. La stessa che ha contestato il nuovo decreto. Le accuse sono quelle di non aver fornito le informazioni necessarie durante l’ultima rotazione. La stessa che si è, appunto, conclusa con lo sbarco ad Ancona di 48 naufraghi. Una contestazione che, fanno sapere, non è correlata affatto alla missione che si è conclusa a La Spezia. Si tratta del primo provvedimento che è stato emesso contro una Organizzazione non governativa dopo che è stato introdotto dal decreto Ong. Lo stesso che è diventato legge nella giornata di ieri.
Migranti, multa e stop per la Geo Barents: “Non ha fornito informazioni“
Lo sbarco ad Ancona è quello datato 17 febbraio. Dopo l’introduzione del decreto Ong, riordiamo che la nave stessa aveva effettuato altri salvataggi nel Mediterraneo. La prossima a sbarcare in queste ore (nel porto di Ortona, provincia di Chieti) sarà la nave Aita Mari dell’ong spagnola ‘Salvamento Maritimo Humanitario‘. la stessa che all’interno ha 40 migranti. Questo provvedimento nei confronti della Geo Barents è pronta a scatenare una serie di polemiche infinite.
Anche perché, a dire il vero, non si tratterebbe affatto della prima volta che si verifica una cosa del genere. Basti pensare che il polverone si era già alzato per quanto riguarda il “via libera” definitivo che era stato dato dal Senato per il decreto. Una vicenda che rischia di andare davvero per le lunghe. Come riportato in precedenza la vicenda potrebbe non finire qui.
