Juve, Kostic e la mancata giustizia: colpa della troppa educazione

Il giocatore della Juventus è stato vittima di insulti razzisti a La Spezia, eppure per la società ligure non ci sarà nessuna sanzione

Quando la troppa educazione ti si ritorce contro. Quanto accaduto a Filip Kostic, giocatore serbo della Juventus è proprio il caso esemplare. Nessuna sanzione per la condotta razzista e volgare dei tifosi liguri dello Spezia, solo perché Kostic ha evitato di lamentarsi e sbraitare.

Spezia-Juventus, il caso Kostic
Spezia-Juventus, il caso Kostic (LaPresse) – Notizie.com

La Juventus con la vittoria a La Spezia ha rilanciato le proprie quotazioni europee riportandosi al 7 posto della classifica in coabitazione con il Bologna a quota 32 punti. Lo 0-2 firmato da Moise Kean nella prima frazione di gioco e dalla rasoiata a fil di palo nella ripresa di Angel Di Maria è servita anche a scacciare gli spettri del deludente pareggio in Europa League contro il Nantes. Ma le storie raccontate da questa partita non finiscono qui, anzi. Non ce ne voglia Luca Gotti, ormai ex allenatore dello Spezia, saltato proprio dopo la sconfitta ad opera dei bianconeri, ma la questione più spinosa è quella che riguarda il “caso Kostic“.

Il giudice sportivo e lo sfregio a Kostic

Sarà stata forse proprio la situazione in casa La Spezia a causare distrazione, con l’approdo in panchina dell’ex Cagliari e Spal Leonardo Semplici, o forse la poca attenzione di chi è deputato per mestiere alla continua sorveglianza di ciò che succede negli stadi italiani, ma qualcosa, un cortocircuito ci deve essere stato. Siamo al minuto 81′ quando a risultato acquisito mister Allegri decide di richiamare in panchina l’esterno serbo Filip Kostic autore di una buona prestazione condita dall’assist per il gol che ha sbloccato le ostilità.

Kostic e gli insulti razzisti del Picco
Kostic e gli insulti razzisti del Picco (LaPresse) – Notizie.com

Al momento del cambio il giocatore, come fanno tutti, perde un po’ di tempo, e allora dalla tribuna principale del Picco iniziano a piovere insulti razzisti. Il ragazzo viene accompagnato all’uscita dallo “Zingaro” pronunciato più volte sempre dallo stesso soggetto. Filip lo indica e niente più, non ne parla a fine partita, non se ne lamenta con l’arbitro o altro. Lo guarda e lo indica e tanto basterebbe per individuarlo e cacciarlo, ma non succederà niente. Conferma finale sono le decisioni del giudice sportivo che puniscono con ammende alcune società, ma non lo Spezia. Si legge: “ammende a Verona e Roma (5 mila euro), Atalanta (4 mila), Inter e Salernitana (3 mila euro), Empoli (2 mila euro)”, niente Spezia, e perché? Perché Kostic non ha urlato sbraitato o pianto in pubblica piazza. Questa però ha le sembianze della denegata giustizia.

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