Ucraina, Wall Street Journal lancia bomba: ‘Ecco chi aiuta la Russia’

Guerra in Ucraina, il Wall Street Journal ha lanciato una vera e propria bomba in merito alla situazione che si sta verificando nel Paese orientale. Ci sarebbe un’altra nazione che sta aiutando la Russia

Wall Street Journal
Guerra in Ucraina (Ansa Foto) Notizie.com

Si continua a combattere in Ucraina. Stiamo per avvicinarsi, sempre di più, al primo anniversario di questo conflitto. Una data che avremmo fatto volentieri tutti a meno a dire il vero. Giorno 347 di guerra e di una possibile resa, cessate le armi neanche l’ombra. Anzi, mai come questa domenica, si lanciano missili e si bombarda sempre di più. In particolar modo a Bakhmut e Kharkiv dove la situazione non è affatto delle migliori. Nelle ultime ore, però, arriva una notizia che lascia tutti completamente di sasso e che riguarda proprio il conflitto che si sta combattendo.

A riportarla è stato il ‘Wall Street Journal‘. A quanto pare, il noto quotidiano americano, avrebbe lanciato una vera e propria bomba su chi stia aiutando la Russia in questo conflitto. In che modo? Con invio di forniture militari importanti, munizioni e molto altro ancora. Si parla anche di: aerei caccia, tecnologie all’avanguardia ed equipaggiamento. Tanto da bypassare le sanzioni internazionali. Una notizia che, almeno per il momento, non trova alcun tipo di conferma. Il quotidiano americano, però, è certo di quel che dice. Ovviamente non sono mancate affatto le polemiche del caso visto che si tratterebbe davvero di un qualcosa di terribile.

Ucraina, per Wall Street Journal niente dubbi: “La Cina sta aiutando la Russia

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Guerra in Ucraina (Ansa Foto) Notizie.com

A quanto pare la Cina starebbe dando, una grande mano, alla Russia in questo conflitto in Ucraina. Mosca starebbe ricevendo aiuti non indifferenti da Pechino. Il tutto dopo una attenta analisi di documenti doganali russi. Si tratta, in particolar modo, di beni che hanno uso duplice, militare e civile. La stessa Russia, a quanto pare, avrebbe iniziato a inviarle subito dopo l’invasione del 24 febbraio.

La risposta del Cremlino non si è fatta attendere. Parole che sono arrivate direttamente dal portavoce, Dmitry Peskov: “La Russia ha sufficiente potenziale tecnologico per provvedere alla propria sicurezza e portare avanti l’operazione speciale. Questo potenziale è costantemente aggiornato“. Anche se non ci sarebbe solamente la Cina ad aiutare Mosca: spunta anche il nome della Turchia e degli Emirati Arabi Uniti. Il quotidiano ha specificato che si sono stati oltre 84.000 spedizioni elencate nei registri doganali russi.

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