Carri armati all’Ucraina, Tajani svela il piano dell’Italia

Carri armati all’Ucraina e altre forniture militari, in merito a questa vicenda il ministro degli Esteri, Antonio Tajani ha voluto fare chiarezza. Lo ha fatto direttamente da Bruxelles dove si trova in questo momento, Tanto da svelare il piano del nostro Paese in merito a questa vicenda

Parla Tajani
Il ministro degli Esteri e vicepremier del governo, Antonio Tajani (Ansa Foto) Notizie.com

Si continua a combattere in Ucraina. Si è arrivati al giorno numero 335. Purtroppo si avvicina, sempre di più, l’anniversario dell’inizio del conflitto iniziato proprio dai russi. Gli stessi che, tramite l’ex presidente Dmitry Medvedev, hanno minacciato (ancora una volta) tutti coloro che stanno dando una mano al Paese orientale. Con forniture di armi, carri armati e molto altro. Affermando che si stanno per avvicinarsi, sempre di più, ad una possibile Terza Guerra Mondiale. Parole molto dure rilasciate dal numero uno della sicurezza del Paese.

Nel frattempo, a Bruxelles, è intervenuto direttamente Antonio Tajani. L’attuale ministro degli Esteri e vicepremier del governo ha partecipato alla riunione del Consiglio Esteri insieme ai suoi omologhi degli altri Paesi. Nel frattempo sono arrivate anche le due dichiarazioni, quando l’atmosfera tra la Russia e l’Occidente non è affatto delle migliori. Lo stesso Tajani ha voluto esprimere chiarezza in merito alla vicenda che riguarda l’appoggio del nostro Paese con quello ucraino in merito a questo conflitto.

Ucraina, Tajani su invio di carri armati: svelato il piano dell’Italia

Parla Tajani
Il ministro degli Esteri e vicepremier del governo, Antonio Tajani (Ansa Foto) Notizie.com

Si è affrontato anche la vicenda relativa all’invio di carri armati (con Berlino pronto ad inviare i ‘Leopard’ a Kiev e non solo). In merito a ciò ci ha tenuto a ribadire: “Si tratta di una questione che dovranno affrontare i Paesi interessati“. Non solo: lo stesso Tajani ha affermato che, in questo dibattito, l’Italia non c’entra assolutamente.

Allo stesso tempo, però, il ministro ha ribadito che il contributo del nostro Paese, per quanto riguarda l’invio di armi a Kiev, continuerà. “L’Italia ha sempre fatto la sua parte e continuerà a farlo. Fermo restando che l’obiettivo principale è quello di raggiungere la pace“. Il capo della Farnesina, in conclusione, ha spiegato che quando si inviano strumenti di tipo militare lo si fa perché: “La difesa del territorio ucraino significa la possibilità di sedersi a un tavolo perché altrimenti ci sarebbe soltanto la resa”.

Impostazioni privacy