L’arresto di Messina Denaro ha riacceso i fari sulla mafia. Ecco quanto guadagna chi lavora per Cosa Nostra ed è attivo nel territorio di Trapani.
L’arresto di Matteo Messina Denaro è stato sicuramente un colpo duro per la mafia, ma la battaglia non è assolutamente vinta. I clan, infatti, molto probabilmente si saranno già riorganizzati e trovati un nuovo capo al posto del boss trapanese. Perché, come evidenziato da Libero in un suo articolo, le organizzazioni mafiose sono ormai diventate un vero e proprio business e per chi decide di entrare in questi clan ha uno stipendio.
Un tariffario che varia da persona a persona e anche secondo la singola organizzazione e si tratta di un passaggio sicuramente importante per capire come si lavora all’interno di questi clan che, come detto in precedenza, sono ormai diventati dei veri e propri posti di lavoro per centinaia di persone.
Quanto si guadagna in un clan trapanese
Come confermato anche dall’arresto di Messina Denaro, il boss mafioso può contare sull’aiuto di centinaia di persone. Alcune magari ricevano giusta una ricompensa per il lavoro fatto in quel preciso giorno, altre sono stipendiate. E il tariffario delle organizzazioni mafiose che sono nel territorio di Trapani è ben chiaro.
Come riportato da Libero, un adolescente che decide di entrare nel clan può guadagnare 300 euro al mese. Si sale a 800 euro per i maggiorenni, ma si hanno anche stipendi che vanno dai 1.800 ai 2.500 euro per i cosiddetti intermedi. Naturalmente non mancano le pensioni d’oro per chi ha deciso di ritirarsi dall’attività. In questo caso si arriva a 5mila euro.
Queste sono solamente alcune cifre visto che gli stipendi variano molto anche dal ruolo che si copre in questa organizzazione criminale e dai compiti che il boss decide di affidargli
La carriera mafiosa di Messina Denaro
Sicuramente la carriera di Matteo Messina Denaro è stata molto diversa da quelli che decidono di entrare in Cosa Nostra senza avere altri contatti. Lui ha ereditato il ruolo di braccio destro di Totò Riina dal padre e proprio la fiducia di quest’ultimo gli ha permesso di diventare uno dei capomafia non solo del trapanese, ma di tutta la Sicilia. Ruolo che gli ha permesso di guadagnare cifre importanti e da qui il suo benestare nonostante i continui sequestri da parte degli inquirenti.
