Un episodio che si verificò mesi fa e che scandalizzò l’intera città: una minorenne venne drogata e poi violentata da un gruppo di ragazzi. Successivamente partirono le indagini del caso. Adesso sono scattate le manette
Un episodio che ha scandalizzato una intera città quello che si verificò nel mese di ottobre (precisamente il giorno 23). Ci troviamo a Cerignola (provincia di Foggia) dove la vittima di questo racconto è una ragazzina di 13 anni. Quest’ultima, infatti, è stata prima drogata e poi violentata da un gruppo. Il tutto si verificò all’interno di un box. Nelle ultime ore c’è stata una vera e propria svolta in merito alle indagini portate avanti dalle forze dell’ordine del posto. Tre persone sono state arrestate.
Le accuse nei loro confronti sono molto gravi visto che si parla di: violenza sessuale e cessione di sostanza stupefacente aggravata. Sono stati resi noti anche i nomi di coloro che hanno violentato la giovane. Si tratta di: Domenico Tricarico e di Domenico Longo, di 20 anni, e di Pasquale Pepe, di 21. Secondo quanto riportano le prime ricostruzioni da parte dei poliziotti di Cerignola, proprio in quel mese, uno di loro conobbe la vittima sui social network (Instagram).
Cerignola, violentarono una minorenne: tre arresti
L’avrebbero invitata nel suo box per trascorrere la serata. La minorenne, però, non sapeva che sarebbe stata l’inizio di un incubo. Prima le avevano offerto della droga. Una volta aver capito che la ragazza era sotto effetto delle sostanze stupefacenti l’hanno obbligata a subire delle violenze sessuali. Minacciandola. A quanto pare la vittima sarebbe stata stordita con uno spinello. “Il fumo mi ha raggiunto il cervello ed ho iniziato a non sentirmi bene e mi sono seduta sul divano“. Questo è quello che avrebbe raccontato la ragazza agli inquirenti durante l’interrogatorio.
Il box apparteneva al maggiorenne Tricarico. Nel caso in cui si fosse rifiutata di ascoltare le loro richieste, la giovane avrebbe subito dei maltrattamenti. Si parla, addirittura, dell’uso di manette. In questa vicenda, però, ci sarebbe anche un quarto indagato. Lo stesso che risulterebbe a piede libero per false informazioni rilasciate al pm. La vicenda, nel giro di pochissimo tempo, fece subito il giro della città. Tutti gli abitanti rimasero colpiti e senza parole da quell’orribile episodio che ha visto come vittima una ragazzina di solamente 13 anni. Tanto è vero che la famiglia, dopo aver saputo di tutto questo, si recò alla caserma di polizia per denunciare l’accaduto.