Australian Open, nuove regole anti-Covid: “Ora si può giocare anche da positivi!”

“Rivincita” di Djokovic, escluso lo scorso anno per non essersi sottoposto al vaccino. Ora le norme sono molto più leggere: ecco come sono cambiate.

Gli Australian Open cambiano le proprie regole per la partecipazione. Dopo quelle ferree dell’anno scorso, che avevano di fatto escluso dalla competizione l’allora numero 1 nella classifica ATP Novak Djokovic, adesso i tennisti potranno scendere in campo senza l’obbligo di effettuare dei test. In sostanza potranno giocare anche se positivi.

Novak Djokovic Australian Open
Novak Djokovic l’anno scorso era stato escluso dagli Australian Open (Ansa Foto) – Notizie.com

Il primo Slam avrà inizio lunedì 16 gennaio e terminerà domenica 29, c’è grandissima attesa dopo le polemiche che hanno caratterizzato l’edizione di dodici mesi fa, con il fuoriclasse serbo espulso dal Paese per il mancato vaccino contro il Covid-19. Le norme ora sono decisamente meno restrittive. La situazione è più rilassata e quindi senza altri casi del genere in vista. L’esclusione eccellente ci sarà, ma stavolta dettata da motivazioni fisiche: per infortunio, infatti, non parteciperà al torneo l’attuale numero 1 Carlos Alcaraz.

Il boss di Tennis Australia: “Responsabilità dei giocatori di avvertire gli organizzatori…”

Alexander Zverev
Alexander Zverev mentre svolge un allenamento in Australia. Il tedesco prova a insidiare il favorito numero 1 Novak Djokovic (Ansa Foto) – Notizie.com

Le parole di Craig Tiley, boss di Tennis Australia, sono state raccolte da Nine News: “Lo abbiamo chiarito ai nostri giocatori e anche ai nostri oltre 12.000 dipendenti. Se qualcuno non si sente bene, resta a casa. È un ambiente normalizzato per noi. Proprio come nel cricket ci saranno dei giocatori che potenzialmente competeranno con il Covid“. Poi ha aggiunto che sarà responsabilità dei giocatori rivelare un test positivo agli organizzatori: “Volevamo seguire ciò che sta accadendo attualmente nella comunità. Abbiamo fatto un ulteriore passo avanti, ci siamo raccomandati di stare lontani quando si è malati e il nostro staff medico continuerà a monitorarlo, anche con i singoli giocatori”. Un cambiamento radicale, non c’è che dire.

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