Italia 90: Vialli e quelle “Notti” che non furono per lui così “magiche”

Gianluca Vialli arriva al mondiale casalingo al massimo della condizione e condottiero della Sampdoria vincitrice della Coppa delle Coppe

Un campione assoluto con qualunque maglia sia sceso in campo: dalla Cremonese con la quale si è fatto conoscere dal grande pubblico, alla Sampdoria delle meraviglie, dalla Juventus con la quale arriva sul tetto d’Europa alla maglia inglese del Chelsea, sempre un protagonista assoluto tranne che con la maglia azzurra dell’amata Nazionale italiana, a cominciare da quel maledetto mondiale giocato in casa.

L'Italia nella Coppa del Mondo del 1990 arriva terza
Gianluca Vialli in campo contro l’Argentina per la semifinale mondiale – Notizie.com .

Dopo 21 presenze con 11 gol nell’Italia under 21, Gianluca Vialli, esordisce in nazionale maggiore il 16 novembre 1985, a 21 anni, nella partita amichevole Polonia-Italia, dove in totale collezionerà ben 59 presenze con 16 gol all’attivo.

Il sogno di qualunque calciatore: il mondiale in casa

Il sogno per qualunque calciatore è quello di riuscire almeno una volta in carriera a disputare una fase finale della Coppa del Mondo, figuriamoci poi se si ha la fortuna di disputarla in casa. Una grande festa di ambiente, di tifo, di calore, di gioia, ma anche di pressione per le aspettative di un paese intero che tifa per te che rappresenti a casa tua la nazione intera. Ecco, tutto questo è stato Italia 90 e quelle “Notti magiche” che hanno accompagnato il meraviglioso sogno di una Nazionale, mai cosi amata come quella allenata da Azeglio Vicini, e di un popolo intero. Gianluca Vialli era il condottiero di quell’Italia, fresco vincitore della Coppa delle Coppe con la Sampdoria insieme al gemello Mancini, rappresentava la giusta dose di gioventù e sfrontatezza che serviva per affrontare proprio quelle pressioni di un mondiale da giocare in casa. E il Ct azzurro aveva costruito quella Nazionale proprio attorno a Vialli, che l’aveva ripagato con gli exploit dagli Europei di due anni prima in poi. Ma quel mondiale per Vialli non si rivelò molto fortunato anche a causa di qualche problema fisico di troppo.

L'Italia arriverà terza a Italiai 90
L’Italia schierata per l’esordio all’Olimpico a Italia 90 – Notizie.com –

L’esordio, l’assist e quel rigore sbagliato

Vialli era il leader, l’attaccante, il trascinatore dell’Italia a quel mondiale e quell’ assist al bacio per Totò Schillaci appena entrato, sembrava l’inizio di una favola per lui e per tutta la nazione. Invece nella seconda contro gli Stati Uniti un rigore sbagliato comincia a dipingere di nero quella luna che doveva risplendere nelle notti romane. Poi l’esclusione nella terza partita del girone, contro la Cecoslovacchia per la coppia da sballo Baggio-Schillaci, fece precipitare nella malinconia della panchina un giocatore che invece aveva bisogno della lotta, della battaglia, perché Vialli nella battaglia si esaltava. Una dichiarazione alla stampa fuori posto, un problema muscolare di troppo e quel mondiale scivolava via sulle ali degli occhi spiritati del Totò nazionale che facevano sognare una nazione intera.

L'Italia di Vicini arriverà terza al mondiale
Totò Schillaci rivelazione assoluta di Italia 90 – Notizie.com

Come è andata a finire lo sappiamo purtroppo tutti troppo bene, perché chi c’era in tutte quelle partite “casalinghe” non dimenticherà mai quelle “ole” fatte tutti insieme sugli spalti, il sinistro di Maradona e le parate di Goicochea ai calci di rigore che condanneranno l’Italia alla finalina di Bari contro l’Inghilterra. Vialli resterà in panchina ad assistere alla definitiva esplosione di Roberto Baggio e alla consacrazione mondiale di Schillaci, un bronzo che non mitigherà la delusione di un mondiale steccato sul più bello, ma che lo ha fatto diventare grande per cominciare, da quel momento in poi, a prendersi tutte le rivincite che meritava.

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