James Cameron può finalmente tirare un sospiro di sollievo grazie agli incoraggianti numeri fatti registrare dal secondo capitolo di Avatar.
Nonostante fossero già state comunicate le date di uscita del terzo e del quarto capitolo di Avatar, non è un segreto che il destino della saga fosse legato ad un filo piuttosto sottile e quel filo era il botteghino del secondo capitolo (di cui potete leggere la nostra recensione).
Non era scontato, ma ora i numeri hanno parlato e possiamo ufficialmente dire che Avatar: La via dell’acqua è un successo, che sta continuando a far macinare milioni di dollari ogni giorno. Il suo regista, James Cameron, ha quindi comunicato che ora non si può più tornare indietro e la saga dovrà essere completata con i restanti tre capitoli.
La saga è salva
Il film, per ora, ha incassato precisamente 1,4 miliardi di dollari che, a fronte di un costo stimato tra i 350 e i 450 milioni dollari e del roseo futuro sulle piattaforme in streaming, permettono alla Disney di inserirlo serenamente nei grandi successi della sua storia. Il regista di Titanic ha commentato le cifre registrate: “Sembra che con lo slancio al box-office che il film sta avendo in questo momento, il punto di pareggio verrà raggiunto in questi giorni, quindi mi sa che non posso più tirarmi indietro, dovrò fare questi altri sequel!”
C’è anche da dire che sia Cameron che Disney sembravano crederci particolarmente, dato che i preparativi per i tre capitoli restanti erano già a buon punto: “A questo punto so cosa farò nei prossimi sei o sette anni. Il punto è che… andrà tutto bene. Sono sicuro che a breve discuteremo con i capi della Disney dei piani per proseguire il franchise dopo Avatar 3, che abbiamo già girato – abbiamo già realizzato il performance capture e girato le scene in live action, siamo già in post-produzione avanzata per creare tutta la magia in CGI. E poi Avatar 4 e 5 sono già scritti. Abbiamo anche girato alcune scene di Avatar 4. Abbiamo un franchise avviato, a questo punto. Abbiamo iniziato una saga che potremo sviluppare nell’arco di vari film”
