Amazzonia, le ultime notizie che arrivano non sono per nulla positive, tanto è vero che gli scienziati hanno lanciato un vero e proprio allarme
Da come avete ben potuto capire la situazione non è affatto delle migliori. Un team di scienziati pensa che l‘Amazzonia, nel giro di pochi anni, possa diventare una vera e propria savana erbosa. In questo modo gli effetti sul clima generale potrebbero essere devastanti oltre che dannosi. Tanto è vero che hanno voluto nominare il tutto come “I polmoni della Terra“. Lo fa sapere il noto quotidiano ‘New York Times‘. Non è finita qui visto che, queste stime, possono aggravarsi sempre di più con il passare del tempo.
Il pericolo sta nel fatto che l’Amazzonia è grande quasi quanto gli Stati Uniti D’America. Questo è quello che fa sapere il ‘Times‘: “Differenze regionali in termini di precipitazioni, temperatura, flora ed estensione del disboscamento e dell’agricoltura”. Nel frattempo Luciana Vanni gatti, chimica dell’atmosfera, ha voluto effettuare degli esperimenti. Ed i risultati parlano fin troppo chiaro. Il suo studio era dedicato a quanto carbonio stava perdendo la foresta pluviale.
Amazzonia, pericoli in arrivo: allarme degli scienziati
La dottoressa ha elaborato sette modi diversi per calcolare l’effetto dei flussi di vento e la composizione dell’aria sopra l’Oceano Atlantico. Tanto da riuscire a fotografare in quello che stava accadendo in quasi l’80% della foresta. I risultati hanno creato un grande campanello d’allarme visto che il “sistema polmonare” della Terra stava emettendo gas serra in quantità importanti. In questo modo gli alberi in fiamme tendono a rilasciare un’altissima percentuale di emissioni di monossido di carbonio.
Nel frattempo, lo stesso ‘Times’, ha voluto fa sapere che in condizioni più secche e più calde, anche gli alberi amazzonici potranno perdere foglie per risparmiare acqua ed inibendo la fotosintesi. Per Carlos Nobre, scienziato brasiliano, se la deforestazione dovesse raggiungere il 20% dell’area originale, i fiumi tenderanno ad indebolirsi. Nel giro di decenni potrà trasformarsi in una vera e propria savana. Insomma, per nulla ottime notizie.
