Pronte le riforme per lo sport: Il governo prepara un “pacchetto speciale”

Il ministro dello Sport Andrea Abodi  è al lavoro per varare nuove norme atte a migliorare il mondo dello sport e renderlo più fruibile e redditizio

Nell’ultima manovra di Bilancio, approvata dal nuovo governo Meloni, non sono stati inclusi due tra gli emendamenti forse più attesi dal mondo del calcio: quello riguardante la possibilità di sponsorizzare le società di scommesse e quella sulla percentuale spettante all’organizzatore dell’evento sul quale è possibile scommettere.

Il ministro dello Sport Andrea Abodi – Notizie.com -Ansa foto

Nell’ultima legge di bilancio è stata confermata la norma “salva-calcio”: tutte le società sportive potranno quindi saldare in 60 rate per 5 anni i versamenti tributari già rinviati per l’anno della pandemia con maggiorazione del 3%

Un tavolo istituzionale per alcune riforme

Erano in programma da tempo e si sperava di poterle inserire nei vari emendamenti previsti per la nuova legge di Bilancio approvata alla fine dell’anno dal nuovo governo Meloni, alcune probabili soluzioni per risollevare definitamente le sorti dello sport, ma alla fine sono rimaste fuori. Il ministro dello Sport Andrea Abodi non ha perso tempo e si è messo al lavoro per aprire un vero e proprio tavolo istituzionale dove poter presentare un vero e proprio “pacchetto sport” che abbia al centro le varie nuove norme che prevedono diversi argomenti: dalla costruzione di nuove infrastrutture alla riforma dei campionati. Il primo fondamentale passo richiesto sarebbe quello di snellire l’iter burocratico e fornire così tempi certi per la costruzione di nuovi impianti per le società calcistiche che ne facciano richiesta, per presentarsi a pieno titolo alla corsa per l’organizzazione degli Europei del 2032, un evento troppo importante per tutto il nostro movimento per lasciarlo passare ancora una volta invano.

Un tavolo istituzionale per varare importante riforma nel mondo del calcio – Notizie.com –

Alla ricerca di nuove forme di guadagno

Altro punto caldo, perché notevolmente più complicato da risolvere, è quello relativo alla riforma dei campionati, che tutti auspicano di trovare con una soluzione condivisa fra le varie leghe professionistiche e non, ma alla fine non si arriva mai a far quadrare il ragionamento per i vari interessi di parte. “Rilanciare un’azione di sistema, visto che siamo tornati a condividere la nostra passione negli stadi scrivendo nuovi record di presenze in tutte le categorie professionistiche e abbiamo recuperato tutti i 200 mila giovani tesserati persi l’anno precedente” scriveva così il Presidente della FIGC Gabriele Gravina nella lettera di auguri alle società per il nuovo anno che stava arrivando. Il pacchetto sport prevede poi la ricerca di altre forme o fonti di guadagno per le società e una di queste dovrebbe riguardare il ritorno alla possibilità di accordi di sponsorizzazioni tra le società di calcio e quelle di scommesse che, in più, poi dovrebbero riconoscere una percentuale dei guadagni proprio alle stesse società sportive italiane per essere le protagoniste principali nonché gli organizzatori dell’evento.

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