Nel DAS c’erano fibre di amianto: intere generazioni in allarme

Secondo uno studio il DAS in commercio negli anni ’60 era fatto con l’amianto, milioni di bambini esposti tra il 1963 e il 1975

Uno dei giochi preferiti negli anni 70 da tanti bambini e non, la famosa pasta per modellare che permetteva di creare piccoli lavoretti con le mani è risultata, dopo un attento studio per la prevenzione oncologica, altamente pericolosa: la pasta era composta per almeno il 30% di fibra di amianto.

Il Das utilizzato da milioni di persone
Il Das potrebbe aver contenuto amianto – Notizie.com – Twitter

DAS o DAS pronto è il nome commerciale di una pasta sintetica per modellare a base minerale, molto simile nelle sue proprietà alla creta ma che, a differenza di questa, non ha bisogno di essere cotta in forno per indurirsi.

Un modo di giocare altamente nocivo

Chi è stato bambino a cavallo degli anni ’70, ma anche fino agli ’80, non può non averci giocato. Consistenza pastosa, usata per coltivare le capacità artistiche dei più piccoli, tutto questo era il DAS. Oggi purtroppo è arrivata la conferma di una voce che circolava già da anni, nella più famosa pasta per modellare c’era l’amianto! Milioni di bambini, insegnanti, artigiani e produttori ci hanno messo le loro mani dentro. Milioni di persone fra il 1963 e il 1975 sono state esposte all’amianto per aver prodotto o giocato con la celebre pasta per modellare prodotta dalla Adica Pongo in Italia, ormai oltre 40 anni fa.  A quanto pare, però, la ricerca condotta dall’Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica della Toscana sembra aver fugato ogni dubbio, circa il 30% della famosa pasta era composta da fibre di amianto.

La famosa pasta per modellare utilizzata da grandi e bambini
La famosa pasta per modellare potrebbe contenere fibre di amianto – Notizie.com –

Una scoperta inquietante

La scoperta davvero inquietante, resa nota dalla Asl 10 di Firenze, arrivata grazie allo studio condotto da ricercatori italiani dell’Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica (Ispo), dell’Azienda Sanitaria e dell’Università di Firenze, spiega che “il rischio era maggiore tra il 1962 e il 1966 quando il Das era venduto in polvere e doveva essere amalgamato con acqua per creare l’impasto da modellare“. A partire dal 1976, fortunatamente, la ricetta del DAS è cambiata e la cellulosa ha sostituito l’amianto. Nel frattempo, però, ben 55 milioni di confezioni di questo prodotto sono state vendute sul mercato.

Infatti, in quegli anni il Das veniva esportato in Olanda, Inghilterra, Norvegia e Germania. In realtà il rischio esiste anche oggi a distanza di 50 anni perché in casa o in laboratori artigiani, possono essere ancora conservati manufatti realizzati con la famosa pasta per modellare, come statuette, vasellame, soprammobili, posacenere, calchi di figure varie che se, per qualche motivo, cominciassero a polverizzarsi, potrebbero rilasciare la micidiale sostanza altamente nociva.

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