Per abbassare glicemia e colesterolo: basta il miele

Il miele potrebbe essere un vero toccasana per favorire l’abbassamento di glicemia e colesterolo. Entriamo del dettaglio.

Quante volte sarà capitato di essere alla ricerca di una soluzione sana e naturale per favorire l’abbassamento di colesterolo e glicemia: ebbene esiste e si trova nel miele.

Miele
Miele, foto fonte Pixabay. Notizie.com

Ad avere rivelato questo particolare sono stati gli scienziati dell’Università canadese di Toronto che con i loro studi hanno portato avanti una revisione concentrandosi in particolare su questo alimento. Nello specifico ad essere stati presi in considerazione sono stati parametri sull’assunzione del miele nei casi di: adiposità, controllo glicemico, lipidi, pressione sanguigna, acido urico, marcatori infiammatori e marcatori di steatosi epatica non alcolica. Ma cerchiamo di capire qualche curiosità in più.

Miele perfetto per colesterolo e glicemia: ma quanto bisogna consumarne?

Il fatto che il miele sia un buon sostituto dello zucchero bianco non vuol dire che questo ci autorizzi a consumarne di più. La parola chiave per gli zuccheri semplici è quantità: dosi maggiori di quelle raccomandate dall’Oms, quindi, circa 25 grammi al giorno, non sono salutari” ha spiegato l’esperto e ancora: “Un trucchetto utile, che si ritrova nelle tradizioni alimentari del mediterraneo e del Medio Oriente, è di associarlo alla frutta a guscio: in questo modo l’impatto glicemico viene “calmierato” dalla presenza dei grassi della frutta secca. Per questo motivo, se volete usare il miele da spalmare sul pane al mattino a colazione, potete unire un cucchiaio di miele e un cucchiaio di crema di frutta a guscio al 100%”.

Miele, foto fonte Pixabay. Notizie.com
Quindi pare proprio che il miele sia un aiuto decisamente valido per questi piccoli problemi, ma per chi avesse ancora qualche dubbio, dallo studio condotto è emerso inoltre che il miele ha decisamente ridotto la glicemia a digiuno e il colesterolo totale e quello cattivo, i trigliceridi e ha avuto un effetto benefico sul fegato grasso, ma non è tutto la sua assunzione ha anche aiutato ad alzarsi i livelli di colesterolo buono (HDL) e di alcuni marcatori dell’infiammazione.
Primo il miele, per quel che si è spiegato, secondo lo zucchero naturalmente presente nella frutta (fresca o essiccata), poi lo zucchero bianco e come ultima scelta i dolcificanti: hanno effetti metabolici negativi sulla flora intestinale ed educano il palato a un sapore troppo dolce. Inoltre, non c’è un solo dato che dimostri l’utilità dei dolcificanti nella perdita di peso” queste le parole conclusive sempre dell’esperto, rispetto una ipotetica classifica degli alimenti che aiutano maggiormente con colesterolo e glicemia.
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