Pd, Pasquino: “Bonaccini è la continuità, Schlein il cambiamento”

Gianfranco Pasquino, professore emerito di Scienza Politica, in esclusiva a ‘Notizie.com’: “L’alleanza con i 5Stelle è fondamentale per il Pd”.

Inizio 2023 cruciale per il Pd. Il flop alle ultime politiche hanno portato Letta a convocare il congresso per eleggere il nuovo segretario. Un passaggio fondamentale per un partito che, stando agli ultimi sondaggi, è sempre in calo ed è passato in poco tempo ad essere la terza e non più la prima forza politica in Italia. Per cercare di analizzare la situazione in casa dem la nostra redazione ha contattato Gianfranco Pasquino.

Pasquino
Gianfranco Pasquino in esclusiva ai nostri microfoni

Il professore emerito di Scienza Politica ai nostri microfoni parla della sfida tra Bonaccini e Schlein per la segreteria del Pd: “Il primo è fondamentalmente la continuità. Rappresenta il partito che c’è ed è molto vicino a Renzi. Diciamo che con la sua vittoria i dem continuerebbero a non guardare a sinistra. Discorso diverso con Schlein. Lei rappresenta la discontinuità. Il partito sarebbe più aperto. Senza dimenticare che in corsa ci sono anche De Micheli e Cuperlo“.

Nonostante tutti questi nomi – aggiunge Pasquino – il problema resta sempre il solito: non ho sentito idee. Bonaccini ha parlato di essere contro il numero chiuso a Medicina. Ma si tratta di una questione che deve essere affrontata dal Governo e non dal Pd. Secondo me tutti questi candidati non sanno cos’è un partito“.

Pasquino: “Il M5s fondamentale per il Pd”

Conte
Per Pasquino Conte e il M5s sono fondamentali per il Pd – Notizie.com – © Ansa

Con il nuovo segretario in casa Pd si aprirà nuovamente la discussione sulle alleanze. “Bonaccini è sicuramente vicino al Terzo Polo, ma non basta questo accordo per far tornare i dem a governare l’Italia – spiega Pasquino – senza quel 17% del M5s vi dico che il Pd non riuscirà più ad ottenere la maggioranza“.

Quindi il problema dell’alleanza con i 5Stelle si porrà per tutti i candidati – conclude il professore emerito di Scienza Politica – ma per arrivare ad un accordo Conte deve smetterla con le dichiarazioni movimentiste e capire che solo alleandosi con il Pd si potrà nuovamente ritornare a governare l’Italia“.

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