Sale in Italia lo spreco di cibo: tutto parte da casa propria

Lo spreco di cibo è all’ordine del giorno anche in Italia e con il Natale le cose possono anche peggiorare. Tutto parte da casa propria.

Sembra proprio essere un dato oggettivo quello che riguarda lo spreco di cibo in Italia, secondo quanto riporta il Pais: “I festeggiamenti natalizi, gonfiano per giorni i frigoriferi domestici e, infine, finiscono per accumularsi dentro i bidoni della spazzatura”.

Spreco alimentare
Spreco alimentare, foto fonte Pixabay. Notizie.com

Esiste un rapporto che parla proprio dei rifiuti alimentari domestici riguardo al 2021 che parla dello spreco alimentare riportando come il risultato finale porta a 1.245 milioni di chili, comprese le bevande, quindi circa l’8,6% in meno rispetto al 2020. Solo in Italia, stando a quanto riporta l’Agi.it, lo spreco è di oltre 270 milioni di tonnellate scartate nella catena alimentare.

Un dato davvero allarmante considerando che proprio nel 2014 il Ministero per l’Agricoltura del Paese aveva introdotto un programma di riduzione del superfluo alimentare.

Spreco alimentare: “Restano solo otto anni per l’Agenda 2030”

Inoltre, ci restano solo otto anni per raggiungere l’obiettivo prefissato nell’Agenda 2030: dimezzare gli sprechi in tutti gli anelli della catena alimentare. Dobbiamo aumentare le azioni affinché sia ​​possibile realizzarlo” queste sono le parole di Eva González, portavoce della Cultura della Sostenibilità dell’Organizzazione Ecodes che sottolinea come le cifre siano decisamente troppo alte rispetto al previsto.

Spreco alimentare, foto fonte Pixabay. Notizie.com

E allora, la domanda sorge spontanea, come si deve fare per arrivare ad un cambio di rotta? Le teorie sempre riportate da Agi.it sono quattro: “Rendere tangibili le conseguenze negative del comportamento da evitare: avviene spiegando e rendendo visibili i rifiuti e facendo conoscere cosa succede dopo aver gettato il cibo nella spazzatura, Sensibilizzare la popolazione sui benefici della “nuovo” corso, Lavorare sulla dimensione comunitaria: ciò che sprechi danneggia tutti e lavorare sull’autostima e sul “puoi”, “ce l’hai fatta”, con l’auto rafforzamento positivo dei comportamenti che si perseguono”.

Insomma delle piccole accortezze che in un certo senso potrebbero aiutare ad andare avanti con la vita di tutti i giorni e che sicuramente sarebbero solo di aiuto per evitare lo spreco continuo di cibo che ormai è da considerarsi una vera piega del nostro Paese.

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