Manovra, superato l’esame Camera: il testo è atteso al Senato

La Manovra ha superato l’esame Camera. Il Governo ha votato la fiducia al provvedimento. Ed ora è attesa al Senato.

La Camera ha votato la fiducia alla Manovra. Dopo un percorso lungo e ricco di ostacoli, la Legge di Bilancio è riuscita a superare l’esame Montecitorio con 221 voti a favore. 152, invece, i no al provvedimento mentre sono solamente 4 gli astenuti.

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La Camera ha votato la fiducia alla Manovra: ecco le ultime – Notizie.com – © Ansa

Naturalmente le discussioni ai singoli provvedimenti andranno avanti tutta la notte e nelle prime ore di domani dovrebbe arrivare il via libera definitivo al provvedimento. Subito dopo Natale il testo arriverà in Senato e in quel caso non sono attese modifiche considerando il poco tempo a disposizione.

Il via libera definitivo alla Manovra, come detto più volte, è atteso per la fine dell’anno visto che il Governo ha tutta l’intenzione di evitare un esercizio provvisorio. Il primo ostacolo è stato superato a pieni voti. Ora la palla passa a Palazzo Madama, ma non sono attese sorprese.

Manovra: Giorgia Meloni supera il primo esame

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Giorgia Meloni supera l’esame Camera con la Manovra – Notizie.com – © Ansa

E’ stato un percorso ad ostacoli per Giorgia Meloni e il suo governo. Il cammino non è stato semplice considerando le diverse difficoltà registrate, ma alla fine l’obiettivo è stato raggiunto ed ora la strada per la Legge di bilancio sembra essere in discesa per il via libera definitivo.

Il sì alla fiducia di Montecitorio è sicuramente il primo passo. L’esecutivo è riuscito a superare questo ostacolo con oltre 220 voti a favore e si tratta di un risultato importante soprattutto considerando il percorso fatto e il poco tempo avuto a disposizione per mettere nero su bianco una Manovra sicuramente molto delicata per diversi motivi.

Ora, come detto, la palla passa in mano al Senato. Nei prossimi giorni il testo è atteso a Palazzo Madama e anche in quel caso si tratta di un passaggio molto delicato e importante per lo stesso premier. Sorprese, però, non dovrebbero esserci e per questo motivo ci aspettiamo l’approvazione definitiva entro il 31 dicembre.

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