Piemonte, l’assessore regionale Tronzano: “Ecco come aiutiamo le imprese”

Intervista esclusiva ai microfoni di ‘Libero TV’ per Andrea Tronzano, assessore al Bilancio e alle Attività produttive della Regione Piemonte. Ecco le sue parole.

Il 2022 ormai è agli sgoccioli e per molte amministrazioni è arrivato il momento di fare il punto della situazione dopo due anni molto complicati. E l’assessore al Bilancio e alle Attività produttive della Regione Piemonte ha deciso ai microfoni di Libero TV di raccontare le decisioni prese dall’esecutivo per cercare di aiutare le imprese in questo momento non assolutamente facile.

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L’assessore Tronzano spiega le decisioni della Regione per aiutare le aziende – Notizie.com – © Ansa

Abbiamo fatto uno studio sulla transizione energetica – ha detto Andrea Tronzano – per cercare di fare in modo che i fondi europei aiutassero le aziende, soprattutto quelle più piccole, per fare un salto di qualità“. E per farlo non ci sarà nessun click day: “Stiamo pensando ad una piattaforma per evitare che gli imprenditori commettano errori burocratici. Dobbiamo spiegare a queste persone i bandi e poi aprire gli sportelli. Non pensiamo a nessun click day”.

La Regione Piemonte al lavoro per aiutare le imprese in difficoltà

La Regione Piemonte si è messa subito al lavoro per cercare di aiutare le imprese più in difficoltà. Si tratta di un passaggio fondamentale soprattutto in un momento di difficoltà come quello di oggi a causa della crisi economica. E proprio ai microfoni di Libero uno di questi imprenditori si è soffermato su come affrontare questo periodo.

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La Regione Piemonte è al lavoro per aiutare le aziende – Notizie.com – © Ansa

In 56 anni abbiamo affrontato diversi periodi – ha detto Alberto Bellucci, ad dell’omonima azienda – oggi siamo nel mondo dell’infrastruttura dell’informatica centrale, ci occupiamo delle postazioni di lavoro anche dell’ente pubblico e seguiamo l’Industry 4.0 e della realtà virtuale. Siamo 120 persone sparse nelle tre sedi di Torino, Roma e Milano“.

L’imprenditore si è soffermato anche sul problema della ricerca di personale: “Abbiamo sicuramente delle difficoltà. I tecnici hanno una età media di sessant’anni e, pur essendo un settore privilegiato, c’è una discontinuità. I nuovi rincari rendono prudenti tutti i clienti“.

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