Sta facendo molto discutere la circolare emanata dalla preside in merito ai compiti delle vacanze che non sono stati assegnati ai suoi alunni
Le festività natalizie si stanno avvicinando sempre di più. Una boccata di ossigeno per alcuni lavoratori, ma soprattutto per gli studenti che vogliono godersi qualche giorno di relax non recandosi a scuola. Nel corso degli anni, però, questi giorni venivano trascorsi sì tra divertimenti e altro, ma sempre effettuando i compiti che venivano assegnati dagli insegnanti. Da Lamezia Terme (provincia di Catanzaro) però la preside ha emanato una circolare molto discutibile.
Ovvero niente compiti per gli alunni che possono godersi questi giorni di Natale da trascorrere con la propria famiglia. Questa decisione, però, sta facendo molto discutere visto che non molti sono d’accordo. Lo afferma la dirigente Antonella Mongiardo, in seguito alla circolare del 21 dicembre intitolata “compiti delle vacanze“. Tanto è vero che nella nota si chiede ai bambini di dedicarsi al gioco ed alle attività ricreative in base alla loro età.
Niente compiti per le vacanze, la circolare della preside fa discutere
Invita i docenti a rispettare alcune raccomandazioni che, però, ci ha tenuto a ribadire non essere “vincolanti“. Ovvero che non si assegnano compiti durante il fine settimana e neanche nei periodi di vacanza o sospensione lezioni. L’obiettivo della dirigenza è quello di regolamentare il piano dello studio. Non solo: “Agli studenti deve essere permesso di ricrearsi e alle famiglie di ritrovarsi, senza l’assillo dei compiti“. Basta assegnazione di compiti se non vengono spiegati in classe dall’insegnante.
Questa circolare trova non tutti d’accordo. I genitori, infatti, si sono lamentati di questa decisione. Mentre altri hanno applaudito la scelta della preside che si è immedesimata di ruolo di “mamma” ed ha capito l’importanza di questi giorni di festa da trascorrere in famiglia. Senza sovraccaricare gli impegni. Casi del genere, però, si sono già verificati nel corso degli anni. Non solo in Italia, ma anche all’estero.
