Manovra, clamorosa novità per quanto riguarda i cinghiali: adesso potranno essere mangiati. Solamente, però, quelli che vengono cacciati in città. Ed ovviamente non sono mancate affatto le polemiche in merito

Clamorosa novità che riguarda la Manovra, ed in particolar modo quella relativa ai cinghiali. Il governo, targato Giorgia Meloni, porta in tavola proprio questi animali che stanno “dominando” tra le città della Capitale e non solo. In particolar modo quelli che saranno abbattuti stesso in città. Quelli si potranno mangiare. Anche se, dietro a tutto questo, c’è un processo da mettere in atto. In primis dovranno essere sottoposti ad una analisi igienico-sanitaria. Nel caso in cui dovesse dare esito “negativo” allora potranno essere tranquillamente consumati.

Questo è quello che prevede l’emendamento da parte di Fratelli d’Italia. Approvato nella commissione Bilancio. In parole povere è stato dato il ‘via libera’ per l’abbattimento da parte dei mammiferi. Ma solamente nelle città. A proporre il tutto è stato il deputato Tommaso Foti. In un primo momento era stata scartata questa ipotesi. Salvo, poi, cambiare idea. Non è finita qui visto che questa proposta prevede anche l’adozione di un “Piano straordinario” dalla durata di cinque anni per la gestione ed il contenimento della fauna selvatica.

Manovra, ora i cinghiali si possono mangiare (ma solo se cacciati in città)

In merito a questa decisione, però, non sono di certo affatto mancare le polemiche da parte di chi non è d’accordo in merito a questo emendamento. Tra questi spuntano le parole dell’appartenente ai Verdi, Angelo Bonelli.

Assolutamente contrario all’estensione della caccia. Tanto da chiedere appello all’Unione Europea. Con la speranza che questo emendamento possa essere cambiato. Lo ha definito un qualcosa di “vergognoso”. “Siamo convinti che, oltre il Pos, toglierà anche questa norma a dir poco inaccettabile“.