Il portiere dellâArgentina, Emiliano Martinez, ha svelato il motivo della sua esultanza âparticolareâ dopo la consegna del premio come miglior portiere. In molti, però, non hanno per nulla gradito il gesto, ritenuto offensivo e abbastanza volgare [FOTO]
Se lâArgentina ha vinto la Coppa del Mondo è sicuramente merito del collettivo, ma soprattutto alle parate di questo signore qui. Si chiama Emiliano Martinez che, da eterno secondo, negli ultimi anni si è conquistato un ruolo da protagonista nel suo attuale club e soprattutto con la Nazionale. In particolar modo, a pochi secondi dalla fine del secondo tempo supplementare, ha compiuto un vero e proprio miracolo.
Su Kolo Muani che, a botta sicura, ha piazzato il pallone nellâangolino. Non ha fatto i conti col gambone sinistro del portierone che ha mandato i suoi ai tiri di rigore. Anche in quella occasione ha compiuto grandi parate che sono valse la vittoria. La FIFA non ha potuto fare altro che consegnargli il premio come miglior portiere di tutto il Mondiale. Si tratta del âguanto dâoroâ. Anche se il suo gesto ha scatenato non poche polemiche.
Subito dopo aver ricevuto il premio, però, ha portato il trofeo nella zona inguinale. In direzione dei tifosi francesi che, ovviamente, non lâhanno presa affatto bene. Un gesto sicuramente volgare e che non fa parte per nulla dello sport. In merito a ciò, però, il portiere dellâAston Villa ci ha tenuto a precisare il significato di questa sua mossa.
In una intervista rilasciata allâemittente televisiva âLa Redâ ha spiegato che il gesto era sĂŹ rivolto ai francesi, ma per un motivo. Ovvero che lo avevano fischiato per tutta la durata dellâincontro. Non solo, ha aggiunto anche: âLa superbia con me non funzionaâ. Parlando di cose belle, invece, ha voluto dedicare la vittoria del Mondiale a chi ha sempre creduto in lui.
Ovviamente alla famiglia che lo ha sempre supportato nelle sue scelte e che lo ha visto andare via giovane. Dopo il trasferimento in Inghilterra (nel 2010) li ha visti poche volte. Una vittoria che dedica a loro per tutti i sacrifici che gli hanno fatto fare.
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