La stella di Natale e tutte quelle antiche leggende

E’ diventato negli anni sempre più un altro simbolo del Natale con le sue foglie rosse che la rendono inconfondibile tra tutte le altre piante

Il suo nome è Euphorbia pulcherrima, che vuol dire la “più bella delle euforbie”, fu catalogata dal botanico Carl ludwig Willdenow nel 1833, a Berlino, ha una storia davvero antica e una tradizione culturale molto sentita.

Tutte le leggende della Stella di Natale –

La Poinsettia, più comunemente nota come stella di Natale, è originaria del Messico, nel clima subtropicale è un cespuglio che cresce spontaneamente e può arrivare fino a 4 metri di altezza.

Una storia che si mescola a leggenda

Una leggenda Azteca narra che questa pianta fosse il risultato di una tragica storia d’amore. Le gocce di sangue uscite dal cuore infranto di una dea azteca crearono questa pianta dal colore rosso così acceso. Gli aztechi apprezzavano questa pianta sia per scopi decorativi sia perché credevano molto nelle sue proprietà. Dalle sue brattee, le foglie, estraevano il pigmento rosso usato per tessuti e cosmetici e la sua linfa lattiginosa era usata per un preparato antipiretico. Un’altra leggenda, forse la più conosciuta, fa risalire la sua origine alla notte di Natale, quando una bambina povera, desiderosa di dimostrare il suo amore a Gesù, raccolse un fascio d’erba dal quale, una volta posato sull’altare, sbocciarono tante piccole stelline rosse. Da allora è il fiore ufficiale del Natale e in Messico si chiama anche Flores de la Noche Buena.

Una pianta di origine messicana –

Il merito dell’ambasciatore

Molti anni dopo, Joel Roberts Poinsett, ambasciatore statunitense in Messico, dottore e cultore di botanica, affascinato dalla stella di Natale selvatica, riuscì a portarla negli USA. Proprio in suo onore le fu dato il nome di Poinsettia, e il 12 dicembre, giorno in cui morì l’ambasciatore, si celebra il giorno dedicato a questa pianta. In questa giornata è tradizione scambiarsi le Stelle di Natale. Fu portata poi in Europa dal Naturalista Alexander von Humboldt, dopo una lunga spedizione in America Latina. In seguito, un emigrante tedesco iniziò a coltivarla in California e suo figlio riuscì a venderle ai migliori negozi di Los Angeles durante le festività natalizie.

Mai luogo fu più propizio, luogo in cui cominciò la sua fama mondiale, proprio accanto al Walk of Fame. Nel linguaggio dei fiori e delle piante le si attribuisce il significato di purezza e simbolo di buon auspicio per il futuro, spirito di rinascita e serenità. Questo concetto è stato ripreso dalla tradizione cristiana che rivede nella forma delle sue foglie la stella di Betlemme e viene quindi regalata nel periodo natalizio come augurio di felice Natale e sereno anno nuovo. La purezza è legata al colore rosso delle foglie, che si lega al colore del sangue di Gesù versato sulla croce per redimere i peccati degli uomini.

Una pianta oramai “mondiale”

Le autorità messicane la donavano agli ambasciatori americani come simbolo di benvenuto. In Italia raggiunse la sua popolarità perché venne usata per decorare la Basilica di San Pietro in occasione delle festività. La poinsettia ha un gran successo anche nei paesi medio orientali e asiatici. In Cina e Giappone la usano come decorazione o da donare a Capodanno, che per loro cade tra gennaio e febbraio. In realtà, cosa che suonerà molto strana, i fiori della Stella di Natale non sono rossi, ma gialli. Infatti il fiore è quello che si trova all’interno, quello giallo, appunto, circondato da una corona di foglie rosse, quelle che siamo abituati a riconoscere. Comunque avere in casa un angolo fiorito migliora l’umore e la qualità dell’aria, arreda in modo perfetto qualsiasi ambiente, e soprattutto questa meravigliosa pianta rossa, simbolo indiscusso del Natale, non può mancare in una casa che vuol vivere in pieno lo spirito natalizio.

L’inconfondibile rosso delle Stelle di Natale .

La Stella di Natale non ama la luce, per questo fiorisce in inverno, quando le giornate sono più corte. In casa è necessario assicurargli una temperatura oltre i 15°, lontano da fonti di calore e correnti d’aria, non ha bisogno di molta acqua e si deve fare attenzione a non bagnare le sue foglie. Se curata attentamente, dopo averla travasata e potata, possiamo anche sperare di vederla rifiorire, infatti quando perde le foglie non dobbiamo buttarla.

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