Una notte loca per vincere il Mondiale, Fabregas racconta: “Fu una follia”

Il centrocampista racconta cosa accadde la notte prima di partire per il Sudafrica. Protagonisti lui e altri suoi compagni di squadra.

Una notte di locura per poi vincere il Mondiale in Sudafrica. Era l’inizio di giugno del 2010, la nazionale spagnola era in ritiro a Madrid, per preparare l’imminente rassegna iridata. La Spagna di Del Bosque si presentava ai nastri di partenza del Mondiale da favorita, del resto tra le fila delle Furie Rosse giocavano sette/undicesimi del meraviglioso Barcellona di Guardiola, ai quali s’aggiungevano campioni come Sergio Ramos, David Silva, Fernando Torres, Xabi Alonso e Iker Casillas. Proprio il portiere del Real Madrid era il capitano di quella Spagna e a lui ci si rivolgeva per le questioni più importanti. E importante era una notte a Ibiza.

Cesc Fabregas
Jonathan Moscrop – LaPresse
10 06 2012 Danzica ( Polonia )
Sport Calcio
Europei 2012 Polonia e Ukraina – Spagna vs. Italia – Gdansk Arena
Nella foto: Cesc Fabregas
Jonathan Moscrop – LaPresse
10 06 2012 Gdansk ( Polonia )
Sport Soccer
Euro 2012 Poland and Ukraine – Spain versus Italy – Gdansk Arena
In the photo: Cesc Fabregas

Fabregas, la notte loca prima del Mondiale

Proprio a 24 ore dalla partenza per il Sudafrica. Protagonisti Cesc Fabregas, Gerard Pique e Carles Puyol che avevano il desiderio di un’ultima serata di divertimento prima di tuffarsi a capofitto nell’avventura Mondiale. E così i tre vanno da Casillas e gli rivelano i loro piani, come racconta proprio Fabregas ai microfoni di Dazn: “Era la notte prima della partenza del Mondiale in Sudafrica. Io, Pique e Puyol che non eravamo fidanzati andammo a bussare alla camera di Casillas”. Il motivo è semplice: “Lui era il capitano e gli chiedemmo se potessimo andare a Ibiza quella notte. Lui ci disse: “Ok, ma tornate entro domattina”. Non dovevamo fare scherzi”.

Casillas Iker

Detto fatto e i tre s’imbarcano sul primo volo per l’isola delle Baleari, obiettivo discoteca e notte di divertimento sfrenato: “Prendemmo il primo volo e facemmo noche loca al Pacha. Senza dormire, ovviamente, alle 9 di mattina eravamo in aeroporto, prendemmo un volo low cost e un’ora e mezza dopo eravamo a Madrid. Quando abbiamo alzato la Coppa del Mondo, ci siamo detti che quella notte era stata importante per vincere il Mondiale”.

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