Vittorio Sgarbi in esclusiva ai nostri microfoni sulla Manovra: “Non si poteva fare niente di diverso. I soldi a disposizione sono stati utilizzati per aiutare famiglie e imprese. Prossimi provvedimenti sulla cultura? Un museo a Noto e mettere in ordine la Pinacoteca di Bologna”.
C’è grande attesa per l’arrivo della Manovra in Parlamento. Nei giorni scorsi il governo guidato da Giorgia Meloni ha dato il via libera al provvedimento e dal 20 dicembre inizierà la discussione in Aula. Un iter che sarà molto veloce visto che entro il 31 dovrà arrivare l’approvazione di Camera e Senato.
A votare a favore di questa legge di Bilancio sarà quasi certamente solo il Centrodestra. Dall’opposizione, infatti, in questi giorni sono arrivate diverse critiche al provvedimento. In particolare, Partito Democratico e M5s hanno duramente contestato la Manovra e ribadito il proprio non in Parlamento. Discorso a parte, invece, per il Terzo Polo. Renzi ha garantito il voto contrario all’intero provvedimento, ma ha aperto ad una possibile collaborazione per alcune misure che sono all’interno della legge di Bilancio.
La nostra redazione ha contattato Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura, per avere un suo commento su questa Manovra decisa dal governo Meloni.
Sgarbi a ‘Notizie.com’: “Di più non si poteva fare”
Vittorio Sgarbi, intervenuto in esclusiva a Notizie.com, ha ribadito che il Governo ha fatto tutto quello che era nella sua possibilità. “Le risorse a disposizione erano queste – ha detto il sottosegretario alla Cultura ai nostri microfoni – e non si poteva fare molto di diverso. Il provvedimento ha come obiettivo quello di aiutare i cittadini e le imprese in un momento economico molto difficile. I soldi poi sono quelli. Sicuramente non li puoi inventare. Quindi sono d’accordo con le decisioni prese“.
Sgarbi si è anche soffermato sulle prossime mosse che questo esecutivo farà sul tema cultura: “Con il ministro parliamo ogni giorno. Ci sono sicuramente molte cose da fare. Per adesso abbiamo un progetto per dare vita ad un museo a Noto. Inoltre vogliamo anche mettere in ordine la Pinacoteca di Bologna“.
