Bollo auto: ecco come ottenere lo stralcio e la rottamazione dei carichi

Grazie alla rottamazione quater prevista nella Legge di Bilancio gli automobilisti potranno sgravare o rottamare la posizione col fisco, ecco come

Il bollo auto, una delle tasse più odiate dagli italiani. Insieme a quelle sugli immobili infatti vanno a colpire le proprietà dei cittadini che si vedono costretti a pagare imposte su beni già acquistati. Ecco perché spesso ci si dimentica, o si finge di dimenticarsi di pagare il bollo auto.

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Rottamazione quater: gli effetti sul bollo auto – Notizie.com

Al mancato pagamento spesso, ma non sempre, corrisponde l’arrivo di una cartella esattoriale con la quale l’agenzia delle entrate chiede, oltre al bollo non pagato, sanzioni e interessi. Non sempre perché la tassa automobilistica è soggetta a prescrizione di tre anni. Questo significa che l’Agente della riscossione ha questo lasso di tempo per notificare la cartella, che scatta dal 1 gennaio successivo all’anno di scadenza del bollo non pagato. In caso di mancata notifica nei tre anni scatta la prescrizione e il contribuente potrà fare ricorso contro l’avviso di accertamento pervenutogli fuori tempo massimo con ogni probabilità di vittoria.

Stralcio delle cartelle fino a 1.000 euro

Nella bozza della Legge di Bilancio però è stata varata dal nuovo Governo la cosiddetta Rottamazione quater grazie alla quale gli automobilisti potranno sanare la posizione col Fisco senza dover saldare il debito. L’art. 46 infatti prevede lo stralcio dei carichi fino a 1.000 per quelli emessi tra il 1 gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015. Si legge appunto che: sono “automaticamente annullati, alla data del 31 gennaio 2023, i debiti di importo residuo, alla data di entrata in vigore della presente legge, fino a 1.000 euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultati dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015”.

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Stralcio delle cartelle fino a 1.000 euro – Notizie.com

Semplicemente comporta che per tutti quei bolli auto non pagati tra il 2000 e il 2015 e per i quali siano in corso alla data di entrata in vigore della Legge, 31 gennaio 2023, procedimenti di riscossione con un importo fino a 1.000 comprensivo di sanzioni ed interessi, questi sono automaticamente annullati ed è cancellata l’esposizione debitoria nei confronti dello Stato.

Come rottamare le cartelle e ottenere la rateizzazione

Per le cartelle relative a bolli auto emesse successivamente al 31 dicembre 2015 e fino al 30 giugno 2022 gli automobilisti potranno invece usufruire della rottamazione. Ossia potranno sanare la propria posizione debitoria usufruendo di una definizione agevolata con uno sconto su sanzioni e interessi.

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La possibilità della definizione agevolata delle cartelle – Notizie.com

Non solo, potranno concordare anche una rateizzazione del debito fino a 5 anni. Accedendo alla voce “definizione agevolata” sul sito dell’Agenzia delle Entrate potranno scegliere se pagare in un unica soluzione oppure a quale piano rateale accedere con la possibilità di scegliere anche il piano da 18 rate che offre la possibilità di dilazionare i pagamenti in 5 anni.

Attenzione al fermo amministrativo

Una precisazione va fatta relativamente ai provvedimenti di fermo amministrativo. Nel caso in cui l’auto o altro veicolo sia sottoposto a fermo amministrativo per poterlo “sbloccare” occorrerà sanare l’intera posizione debitoria con l’Agenzia delle Entrate. Solo così verrà automaticamente data comunicazione al PRA di cancellare il fermo.

Nel pagamento rateale l’assolvimento della prima rata comporta una sospensione del fermo, ma solo con l’ultima rata si otterrà lo sblocco. Questo vuol dire che fino al pagamento dell’intero debito, il contribuente potrà sì usare il veicolo, ma non potrà rottamarlo o venderlo, a meno che l’acquirente non sia a conoscenza del provvedimento di fermo.

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