Una ricerca dell’Unicas su giovanissimi tra gli 11 e i 13 anni conferma l’app di messaggistica al primo posto, benissimo anche TikTok, mentre sempre più giovani vogliono modificare la propria immagine

Diventa sempre più bassa l’età di iscrizione ai vari social network. A riscontrarlo una ricerca del Dipartimento di scienze umane, sociali e della salute dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale. Come campione sono stati presi duemila giovani di età compresa tra gli 11 e i 13 anni a livello nazionale.

Tra di loro i profili social sono una normalità. Già fra i più piccoli solo 1 su 10 ne è sprovvisto, ma a 13 anni i numeri raggiungono il 100%. Quattro su dieci affermano poi di avere i profili aperti con evidenti problemi in termini di sicurezza e di privacy, come sottolineato dal coordinatore della ricerca Simone Digennaro, ricercatore e educatore professionale, nonché presidente dei corsi di laurea in scienze motorie. “Tanti social avrebbero come limite minimo i 14 anni per l’utilizzo di essi senza la supervisione degli adulti”, spiega. “I ragazzi vanno in questo modo incontro a una serie di possibili rischi“, prosegue Digennaro, “a partire dal cyberbullismo fino all’adescamento, passando per una serie di ovvie violazioni della privacy“.

Spopolano WhatsApp e TikTok

Entrando tra le maglie della ricerca i giovani fanno un uso dei social praticamente completo, ad esclusione di Twitter pressoché inutilizzato tra di loro. In testa ad ogni classifica WhatsApp, social del quale i giovani non controllano nè ricordano neppure i tempi di utilizzo ed ormai entrato stabilmente con naturalezza a far parte della vita di ognuno di loro. Segue TikTok, per quest’ultimo ammettono di fare un uso più morigerato, circa un paio di ore al giorno in media.

I social utilizzati non si fermano di certo a loro due. Moltissimi possiedono profili Instagram, YouTube e Snapchat, quest’ultimo principalmente per modificare le foto, infatti circa il 60% degli intervistati afferma di utilizzarlo esclusivamente a questo scopo. Seguono poi nella speciale classifica una serie di social emergenti come Discord, una piattaforma che consente chiamate online e una messaggistica istantanea, molto utilizzata dai gamer, e Twitch la piattaforma di streaming live che tra i più giovani sta pian piano soppiantando la televisione. Neanche troppo a sorpresa fanalino di coda insieme a Twitter si trova Facebook dal quale i ragazzi confermano un sempre più progressivo allontanamento.

Filtri e Photoshop: alla ricerca del sé ideale

I dati più interessanti, e preoccupanti, però sono senza dubbio quelli relativi al cambiamento della propria immagine. La metà degli under 14 intervistati afferma di aver postato almeno una volta una proprio foto modificata, di questi il 14% dice di farlo spesso mentre il 6% lo fa abitualmente. A farlo sono maggiormente le ragazze, il 25% circa, contro il 14% dei ragazzi.

Numeri importanti anche per l’uso dei filtri. Qui il 50% dei giovani ne fa uso per migliorare la propria immagine online mentre un terzo di loro li usano per vedere come potrebbero essere. Il 42% di questi under 14 afferma infatti di voler essere nella vita reale come i filtri li fanno apparire sui social. Un segnale che per il coordinatore Digennaro non può lasciare indifferenti.