Renzi e l’asse con Forza Italia per “bilanciare” la Meloni

Secondo il Corriere della Sera il leader di Italia Viva potrebbe trovare in Berlusconi la sponda ideale in vista delle Europee del 2024

Berlusconi e Renzi, nuovo asse? – Ansa –

Nessun inciucio o nessuna rottura, ma un semplice gioco politico: mentre Calenda è pronto a incontrare il Premier Giorgia Meloni, Matteo Renzi strizza l’occhio a Berlusconi. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il  quadro politico resterà a lungo immutato: d’altronde il primo test match sarà alle Europee, nel 2024. Ma come negli scacchi, è d’obbligo elaborare le mosse successive. E così se FdI già lavora a un’aggregazione del centrodestra a immagine e somiglianza della sua leader, per rafforzarla nel ruolo di governo, il capo di Italia viva ha in mente un progetto che comprenda quella parte dell’area moderata destinata a rimanere ai margini del futuro partito conservatore.

Mentre Calenda si prepara a far visita alla premier per “aiutarla”, Renzi ha chiamato il Cavaliere per “aiutarlo a bilanciare Meloni”.  I due —secondo l’analisi del Corriere della Sera la pensano allo stesso modo su molte cose. Sulla partenza dell’esecutivo ad esempio, che ritengono — per usare un eufemismo — «non entusiasmante». E se Berlusconi lascia filtrare il suo giudizio attraverso i dirigenti forzisti, visto che con la premier non parla, il leader di Iv lo spiega da un paio di settimane direttamente a Meloni: ce n’è la prova nello scambio di alcuni messaggi, ruvidi come può essere il confronto tra due personalità molto forti. Tra il Cavaliere e Renzi, invece, il dialogo è tutt’altro che spigoloso.

Giustizia e non solo…

Renzi e Berlusconi insieme – Ansa –

L’idea che Berlusconi possa contrastare Meloni facendo asse con Salvini è — secondo Renzi — velleitaria, per la fragile posizione del leader leghista che «deve pensare piuttosto a garantirsi nel suo stesso partito». E due debolezze non fanno una forza. Diverso sarebbe per gli azzurri costruire nelle Camere accordi con il Terzo polo per realizzare intese più larghe della maggioranza sul terreno programmatico. Uno dei punti in comune è quello della giustizia è l’ideale: hanno la stessa opinione sullo stato della giustizia in Italia. Sentire ieri Renzi additare i pm del processo Open per il loro comportamento «eversivo o anarchico», era come riascoltare le intemerate del Cavaliere contro le «toghe rosse». E all’incrocio di un’iniziativa «di stampo garantista» in Parlamento c’è il Guardasigilli, che il leader di Iv avrebbe voluto candidare se non glielo avesse strappato Meloni: la linea di Nordio sull’eliminazione del reato di abuso d’ufficio avvicina in queste ore il Terzo polo al centrodestra.

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