Stojkovic (ct Serbia) frecciata all’Italia: “Noi qui, mentre loro…”

Il commissario tecnico della Serbia ha parlato in conferenza stampa e non ha mancato di mandare una stoccata all’Italia

La Serbia esordirà domani nel gruppo G contro il Brasile, la grande favorita per il primo posto nel girone e una delle maggiori pretendenti per la vittoria finale. La nazionale balcanica che, sulla carta, si giocherà il secondo posto con Camerun e Svizzera, punta però a passare il turno e ad arrivare alla fase a eliminazione diretta, l’ultima volta fu nel ’98, ma allora c’era ancora la Jugoslavia. La Serbia non ha mai superato la fase a gironi di un Mondiale.

Dragan Stojkovic Serbia
Serbia’s coach Dragan Stojkovic gestures during the UEFA Nations League soccer match between Serbia and Norway at the Rajko Mitic Stadium in Belgrade, Serbia, Thursday, June 2, 2022. (AP Photo/Darko Vojinovic)

Serbia, Stojkovic: “Italia a casa, noi invece qui”

Ci proverà in Qatar, in un girone molto simile a quello in cui era inserita nel 2018, perché anche allora Mitrovic e compagni sfidarono Svizzera e Brasile. Allora fu terzo posto ed eliminazione, stavolta i serbi sperano che la storia non si ripeta. Del resto il talento non manca: da Vlahovic a Milinkovic, da Kostic a Tadic. La Serbia c’è e proverà a giocarsela, certo il primo scoglio è forse il più complicato possibile, perché il Brasile abbina qualità e quantità, corsa e fantasia. Eppure il commissario tecnico, Dragan Stojkovic, non appare preoccupato, già essere in Qatar è un traguardo importante per la Serbia.

I suoi giocatori insomma dovranno godersi ogni momento in campo al Mondiale e per spiegare il proprio punto di vista, Stojkovic non lesina una frecciata all’Italia:Sono molto orgoglioso di aver portato la piccola Serbia in Qatar. Essere tra le 32 al Mondiale è importante, col Brasile è solo la prima partita. Ma ripeto, il solo fatto di essere qui mi rende felice. Noi siamo qui, l’Italia è a casa a guardare la Coppa del Mondo”. Come a dire, se alcune nazionali con storia e blasone come gli Azzurri sono rimasti a casa, noi possiamo anche ritenerci soddisfatti di essere qui. Una considerazione che può starci, ma chissà come la prenderà Mancini…

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