Il Ministro Piantedosi annuncia il primo provvedimento interministeriale sulle navi Ong. Ecco il piano del Governo
Al termine del Consiglio dei Ministri arriva il primo provvedimento interministeriale (Interno, Infrastrutture e Difesa) sulle navi Ong. Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi lo ha illustrato in conferenza stampa, ricordando anche i colloqui avuti con la Francia e i possibili accordi con i Paesi dell’Ue.
“A Humanity 1 che sta entrando nelle acque territoriali davanti a Catania viene imposto di fermarsi in rada e potrà permanere lì per vedere le emergenze di carattere sanitario. Ci faremo carico di tutte le persone che hanno bisogno, come le donne incinte o i bambini. Rispettiamo le persone e le esigenze umanitarie: ma all’esito della verifica le persone che non rientrano dovranno rimanere a bordo e tornare in acque internazionali”. Il Ministro dell’Interno ribadisce la linea del Governo: i Paesi di bandiera delle navi Ong devono farsi carico di chi è a bordo.
Il provvedimento rilancia la politica governativa di una redistribuzione dei richiedenti asilo in Europa che tenga conto dei Paesi di bandiera e, nell’immediato, della possibilità di far sbarcare sulle coste italiane donne e bambini. Il Governo non vuole cedere alle richieste di sbarco dei quasi mille naufraghi su tre diverse navi ferme nel Mediterraneo da giorni e per i quali le ong chiedono un immediato sbarco. La notizia di un’apertura da parte della Francia, è confermata dallo stesso Ministro dell’Interno. Il Governo transalpino si è detto pronto ad accogliere una parte dei migranti purché – in questo caso la Ocean Viking con 234 a bordo – l’Italia rispetti il diritto internazionale aprendo uno dei suoi porti. A essere coinvolta in questa operazione potrebbe essere anche la Germania, secondo quanto precisa Parigi.
Alle parole di Piantedosi si sono aggiunte quelle del Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini: “Come sempre garantiremo soccorso e assistenza, ma vietiamo la sosta nelle acque territoriali italiane per le ong straniere. Orgoglioso di aver firmato il provvedimento, insieme ai ministri Piantedosi e Crosetto. Difendere l’Italia non è un reato bensì un dovere”