Luigi Di Gregorio: “Berlusconi ritrovi lucidità, o rischia una fine indecorosa”

Il politologo, professore universitario: “Berlusconi soffre un ruolo subalterno e vuole recuperare la scena. Ma rischia la morte del suo partito”

I due audio di Silvio Berlusconi, le polemiche infinite all’interno di Forza Italia, i possibili cambiamenti nella scelta dei Ministri che comporranno il prossimo esecutivo. Tutto questo nel primo giorno di consultazioni tra il Presidente della Repubblica e le forze che comporranno il Parlamento. A rubare la scena è naturalmente il leader di Forza Italia, che sta inanellando una serie di uscite e di dichiarazioni che alimentano le polemiche.

“Non ho una spiegazione di questi audio, così come del foglietto contro Giorgia Meloni e di tutto ciò che è successo in questi giorni. L’impressione è che, quello che è stato il fondatore del centrodestra, Silvio Berlusconi, abituato a dare le carte e a stare al centro della scena, non sopporta così facilmente un ruolo subalterno e vuole cercare di recuperare posizioni  a modo suo”, ha dichiarato in esclusiva a Notizie.com Luigi Di Gregorio, docente universitario, politologo e spin doctor in numerose campagne elettorali.

L’obiettivo di Berlusconi è tornare il leader del centrodestra?
“Esiste un problema di non poco conto. A differenza del passato, quando Berlusconi è stato capace di grandi recuperi con improvvisate, stavolta questo scalpitare sta facendo male soprattutto a lui e al suo partito. La vittima delle azioni di Silvio Berlusconi, è soprattutto Silvio Berlusconi e Forza Italia”.

Obiettivo fallito quindi?
“Leggo una scarsa lucidità strategica ed è una cosa che mi sorprende perchè tutto possiamo dire di Berlusconi, meno che non sia una persona scaltra e attenta. Non mi spiego perchè non si renda conto che questo tirare la corda sta facendo male a lui, al suo partito e a tutta la sua creatura. E i sondaggi parlano chiaro: mentre Fratelli d’Italia continua a salire, Forza Italia è in già in caduta”.

Qualcuno parla di resa dei conti all’interno del partito, con due schieramenti distinti: da una parte i Berlusconiani, con la Ronzulli in testa, dall’altra Tajani
“A questo punto lo scenario è scontato: la Meloni non tratterà più con Berlusconi. Chiuderà lei la lista dei Ministri e andrà da Mattarella. Se il Presidente darà l’ok, e Berlusconi non fosse d’accordo, se ne riparlerà direttamente in aula. Si andrà ai voti di fiducia. Se Berlusconi dovesse decidere di rompere si prenderà le sue responsabilità, che sarebbero enormi. E sarebbe la morte di Forza Italia”.

Il professor De Gregorio in esclusiva a Notizie.com- Youtube – 

A quel punto cosa accadrebbe?
“Che ci sarebbe una spaccatura immediata del partito. Giorgia Meloni, almeno secondo me, incasserebbe comunque la fiducia, sfruttando i voti degli esuli di Forza Italia. Ma si tratta di uno scenario difficile da realizzare. Io mi aspetto che si rientri nei ranghi: certo, Berlusconi non ne uscirebbe benissimo, ma nell’altra ipotesi ne uscirebbe ancora peggio: come il fondatore del centrodestra che ha fatto di tutto per affossarlo”.

E in tutto questo Giorgia Meloni?
“Ne sta uscendo benissimo e la sua figura risulta ulteriormente rafforzata. Nonostante le mine piazzate sul cammino del Governo, lei sta rinforzando la sua leadership. E pensare che Berlusconi non se ne accorga risulta per lo meno strano. Il comunicato di ieri sera è stato chiaro, parlando di un governo europeista, atlantista. Lei farà il suo Governo, la sua lista e andrà in aula. E’ un modo responsabile e chiaro agli occhi degli elettori”.

Cosa si aspetta quindi?
“Un recupero di lucidità strategico di Berlusconi. Anche perchè Giorgia Meloni è stata dieci anni all’opposizione, pur di tenere fede ad una promessa fatta agli elettori di centrodestra. Ed è stata l’unica a farlo. Ha detto che sarebbe andata al Governo solo con Lega e Forza Italia. Ora che finalmente la sua coalizione ha vinto, sta mantenendo la parola data. Berlusconi vuole staccare la spina ad un Governo prima ancora che nasca? Vuole essere lui a passare per quello che ha fatto fallire un possibile Governo di centrodestra? Sarebbe una fine ingloriosa per lui. E’ per questo che mi aspetto un recupero di lucidità strategico di Berlusconi. Per evitare il peggio”.

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