Netflix: come il mostro di Milwaukee è diventata la serie più vista

Visualizzazioni da record e tante polemiche, ovvero come Jeffrey Dahmer è diventato il nuovo fenomeno della piattaforma streaming

L’incredibile successo della serie sul mostro di Milwaukee sta assumendo dimensioni importanti. La serie Tv risulta essere, per la seconda settimana successiva con quasi 300 milioni di visualizzazioni, la più vista al mondo su Netflix e potrebbe fare ancora meglio in futuro.

Il vero Jeffrey Dahmer accusato di 17 omicidi –

Jeffrey Dahmer, noto come il mostro di Milwaukee è destinato a rimanere negli annali per i disumani omicidi commessi tra il 1978 e il 1991 ed è forse considerato tra i più sanguinosi serial killer della storia. Dopo essere stato condannato all’ergastolo nel 1992, non ha scontato del tutto la sua pena perché due anni dopo è stato ucciso da un altro detenuto affetto da schizofrenia.

Un serial killer da record

A pochi giorni dall’uscita in contemporanea mondiale su Netflix di Dahmer, la nuova serie true crime firmata Ryan Murphy, la storia del Mostro di Milwaukee è già tornata a essere un caso mondiale. A confermarlo sono i numeri che certificano il riscontro enorme a livello globale di una serie da due settimane in cima alla lista dei più visti.. Sono infatti ben 300 milioni le ore di visualizzazioni riportate da Netflix nell’ormai abituale classifica che la piattaforma rende nota ogni settimana. Numeri impressionanti per una vicenda che aveva a sua volta impressionato quando venne alla luce oramai 30 anni fa e sconvolse non solo l’America, ma anche il mondo intero per l’efferatezze delle gesta di Dahmer.

Una serie che miete ascolti e semina polemica

Non è la prima e non sarà l’ultima serie tv che racconta questa tipologia di protagonisti, tra necrofilia e cannibalismo, ma sorprende il come si resta quasi affascinati dai dieci inquietanti episodi che porta l’immenso pubblico a vedere Jeffrey Dahmer sotto un’altra luce. Senza contare il polverone di polemiche e accuse che la serie TV Dahmer, innegabilmente ancorata a temi razziali e LGBTQ, oltre che a questioni quanto mai delicate, ha sollevato fin dal suo esordio. L’obiettivo di questi documentary è il più delle volte quella mettere in guardia sulle storture dell’essere umano, ma nessuno poteva prevedere che in questa occasione la morbosità del web si riempisse di apprezzamenti e commenti su quanto fosse affascinante, persino sexy, il vero Jeffrey Dahmer.

Impostazioni privacy