l giocatore argentino potrebbe non andare in Qatar, tutto dipende da un caso nato nell’estate del 2021 e che ancora è in corso
Lautaro Martinez è stato l’eroe dell’Inter al Camp Nou, nettamente il migliore in campo nella magica notte di Champions, ma con un Mondiale a rischio. Non per scelta e volontà del ct dell’Argentina, Lionel Scaloni, che lo considera un punto fermo dell’albiceleste, ma perché in Qatar non sono ammesse persone che hanno pendenze giudiziarie in corso. E Lautaro ne ha. Ma andiamo per gradi. Il giocatore dell’Inter, un anno fa, ha cambiato agente, passando da Beto Yaque ad Alejandro Camano, niente di clamoroso se non fosse che tra il vecchio agente e il Toro ci sia una causa in corso.
Lautaro, il caso è clamoroso: 10 milioni di euro per salvare il Mondiale
Il Tribunale di Milano ha rimandato il procedimento, inizialmente fissato a settembre, a causa del cambio di giudice che deve presiedere e così con i tempi diluiti della giustizia italiana, la questione rischia di slittare di almeno un anno, dunque Lautaro arriverebbe all’inizio del Mondiale con una causa in corso, un procedimento giudiziari he gli impedirebbe di essere ammesso in Qatar e quindi giocare la competizione iridata con la maglia della sua nazionale. Una questione intricata, difficile da sbrogliare in poco più di un mese, cioè il tempo che manca all’inizio della Coppa del Mondo.
Quali sono le alternative a disposizione di Lautaro? Di fatto solo una, come riporta tmw, giungere a una transazione con il vecchio procuratore, raggiungere un accordo e firmarlo, in modo da chiudere il caso e quindi non avere problemi con l’ingresso nel paese che ospiterà il Mondiale. Un accordo, però, che rischia di costare a Lautaro circa 10 milioni di euro, cioè l’importo della clausola che avrebbe permesso al giocatore di liberarsi dal vincolo che lo legava all’ex agente. Cifra che il Toro per ora non ha versato. Non solo, Beto Yaque sostiene che Lautaro non abbia nemmeno versato i soldi pattuiti per la procura al momento del trasferimento dal Racing all’Inter.
