Totti – Ilary Blasi: la cifra folle spesa dalla conduttrice per assoldare un investigatore privato

L’investigatore privato, assoldato da Ilary Blasi, che ha seguito Francesco Totti, scoprendo la sua relazione con Noemi Bocchi, ha rivelato dettagli inediti della vicenda. Ecco che cosa ha detto. 

Nel corso dell’ormai famosissima intervista rilasciata da Francesco Totti a Aldo Cazzullo per il Corriere della Sera, l’ex capitano della Roma ha accusato Ilary Blasi di diverse cose: dalla sparizione dei rolex ai pedinamenti sotto casa della sua nuova compagna.

Francesco Totti, infatti, ha accusato Ilary Blasi di aver assoldato un investigatore privato per farlo pedinare. L’ex numero dieci della Nazionale e della Roma avrebbe anche trovato delle cimici nella sua auto.

Stando a questa versione dei fatti, dunque, Ilary Blasi avrebbe scoperto la nuova relazione di Francesco Totti qualche tempo prima della pubblicazione dei famosi scatti da parte del settimanale Chi, diretto da Alfonso Signorini.

Le parole dell’investigatore privato

Nel corso di un’intervista rilasciata a Nuovo, il noto investigatore privato 64enne Ezio Dente ha parlato – confermando dunque la versione di Francesco Totti, anche se con alcune differenze – dell’incarico affidatole da Ilary Blasi. L’uomo è considerato uno dei veterani del campo e, in passato, è stato consulente anche di Alena Seredova: avrebbe scoperto lui il flirt di Gianluigi Buffon con Ilaria D’Amico. Dente ha spiegato di aver ricevuto dalla conduttrice Mediaset una cifra vicina ai 75mila euro. Si tratta di un compenso molto più alto del solito – di norma l’investigatore ne chiede tra i 10 e i 15mila – lievitato a causa degli strumenti usati.

Ezio Dente ha infatti raccontato che per scovare insieme Francesco Totti e Noemi Bocchi ha dovuto utilizzare una strategia molto costosa: auto e moto civette, GPS, camere ad infrarossi e persino droni. Il lavoro sarebbe durato un mese e l’incarico sarebbe stato affidato probabilmente tra la fine di aprile e l’inizio di maggio. Dente ha però smentito la versione dell’ex capitano sulle cimici in auto, in quanto queste sono vietate dalla legge per gli investigatori privati.

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