La Roma vince ma non convince, Camelio: “Zaniolo sottotono, Abraham non segna mai, Pellegrini lezioso”
La squadra di Mourinho batte 2-1 in casa il Lecce ma la prestazione dei suoi lascia molti interrogativi. Enrico Camelio, opinionista di Radio Radio e Calciomercato.it, in esclusiva ai microfoni di Notizie.com ha analizzato il momento dei giallorossi: “Non dobbiamo essere schiavi del risultato. La Roma ha vinto, ne prendiamo atto, ma ci sono stati episodi a favore. In occasione del rigore Abraham è stato furbo, mentre l’espulsione di Hjulmand direi che era da cartellino arancione”.
“Calcolando – prosegue – che si giocava con il Lecce, neo promosso, davanti a 64mila spettatori anche ieri la partita non è stata bella. Lo ha detto pure Mourinho, ma la comunicazione difende colui che si auto-accusa. Questa cosa accade solo a Roma, come sosteneva Fabio Capello quando ripeteva quanto l’ambiente della comunicazione influisce nella Capitale”.
Camelio commenta poi la prova dei singoli: “La Roma l’ho vista male anche ieri, mi dispiace ma anche Zaniolo è stato sottotono; Abraham non segna più, ci può stare una pausa ma un giocatore che prende 6 milioni non può fare soltanto due gol; Pellegrini ieri ha avuto buoni sprazzi ma anche lui fa il tiro a giro quando non serve ed ha perso una palla importante che ha fatto ripartire gli avversari in contropiede”.
Enrico punta il dito contro il gioco dei romanisti: “Questa storia che Mourinho non fa calcio deve finire, perché un tecnico che guadagna 7 milioni e mezzo deve dare ordine e disciplina alla squadra. Ormai sono passati 16 mesi da quando è arrivato. Tifosi, comunicazione e pubblico hanno l’obbligo di chiedere di più. La Roma ha già collezionato 4 sconfitte. Ieri l’allenatore ha detto che forse non si fa comprendere con l’italiano: il responsabile deve metterci la faccia, se la squadra non capisce il mister evidentemente comunica male, non che gli altri non capiscono. Altrimenti così significa scaricare tutte le responsabilità sui giocatori”.
Infine l’opinionista chiosa sull’infortunio di Paulo Dybala, di cui in giornata di saprà sicuramente di più: “È una tegola. È un giocatore che soffre da sempre gli infortuni, è delicatissimo. Battere un rigore ed infortunarsi è un peccato, pare debba stare fermo almeno fino al Mondiale. La Roma gioca male, lui almeno dava qualcosa in più alla squadra. Con lui il rischio degli stop c’era; Wijnaldum non si era mai infortunato, Paulo invece sì. Se prendi un giocatore come Dybala ti assumi il rischio, ma la colpa non è di nessuno. Si potrebbe fare maggiore turnover per far riposare alcuni giocatori ma, considerando che la Roma ha poco gioco, Mourinho si affida ai più forti. Per me è un errore, perché un calciatore come lui va centellinato”.