Inzaghi e la fobia dei cartellini gialli: ecco perchè cambia sempre gli ammoniti

Ad Udine il tecnico dell’Inter ha sostituito Bastoni e Mkhytarian dopo mezz’ora di gioco e pochi minuti dopo le rispettive ammonizioni. Ecco perchè

Chi non conosce Simone Inzaghi si sarà chiesto il perchè di una doppia sostituzione quasi inspiegabile. Durante Udinese-Inter, gara valevole per la settima giornata di campionato, il tecnico dei nerazzurri ha tolto dal campo al 31′ sia il difensore Bastoni che il centrocampista Mkhytarian. Nessuna scelta tecnica. Nessuna bocciatura. Alla base di questa scelta c’è una vera e propria fobia del tecnico piacentino verso i cartellini gialli. Ecco da dove nasce.

Inzaghi è finito al centro delle critiche per le sostituzioni effettuate durante la sfida contro l’Udinese. Il doppio cambio ha fatto infuriare i tifosi, gli addetti ai lavori e gli stessi calciatori: Bastoni, rientrando in panchina era nervosissimo e ha scatenato la sua rabbia sul seggiolino della panchina, preso ripetutamente a calci. Ma la sostituzione del difensore, ammonito pochi minuti prima, non è stata nè la prima (e probabilmente) non sarà neanche l’ultima. Tra i tecnici della serie A Simone Inzaghi è quello che ricorre maggiormente a questo escamotage, per evitare cartellini rossi evitabili.

Da dove nasce questa fobia di Inzaghi verso possibili cartellini rossi? La genesi va ritrovata nella sua seconda stagione alla guida della Lazio. Nel primo anno infatti, il tecnico non aveva mai dato segnali di condizionamento in base ai cartellini gialli subiti. Ma la stagione 2017-18, ha cambiato nettamente il suo modo di allenare. La Lazio di Inzaghi incappò in una serie di torti arbitrali incredibili: dal rigore non concesso ad Immobile in occasione di Lazio-Torino per fallo di mano di Burdisso (che si tramutò in espulsione di Immobile per reazione) al gol di mano di Cutrone in Lazio-Milan, fino ad una serie di rigori non concessi ed espulsioni assurde (come quella di Murgia in Fiorentina-Lazio).

Tutta colpa di Marco Parolo

Inzaghi e Marco Parolo – Ansa –

Inzaghi è stato marchiato da quella stagione, fino ad esserne condizionato in modo evidente. La gestione degli ammoniti (che vennero immediatamente sostituiti) iniziò dopo la terza giornata di campionato. Il 10 settembre del 2017, la sua Lazio strapazzò il Milan allo stadio Olimpico, con un netto 4-1. Al 93′, a risultato più che acquisito, Marco Parolo, si procurò un inutile secondo cartellino giallo, che gli costò l’espulsione. Dalla gara successiva iniziò a gestire le sostituzioni preventive degli ammoniti. La Lazio andò a Genova per affrontare i rossoblù: De Vrij, ammonito ad inizio ripresa, venne sostituito al 60′. Il primo a “subire” questo trattamento, diventato ormai un’abitudine consolidata.

 

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