Bertolucci: “Il tennis perde tanto con il ritiro di Federer, ma sa autorigenerarsi”

L’ex tennista italiano Paolo Bertolucci in esclusiva ai nostri microfoni sul ritiro di Roger Federer: “Dispiace per la sua decisione”.

Manca ormai una settimana all’ultima partita nel circuito ATP di Roger Federer. La nostra redazione ha contattato l’ex tennista italiano Paolo Bertolucci per commentare la decisione dello svizzero di appendere la racchetta al chiodo subito dopo la Laver Cup.

Bertolucci
Bertolucci in esclusiva ai nostri microfoni sul ritiro di Federer © Ansa

Cosa perde il tennis con il ritiro di Roger Federer?

Perde sicuramente tanto, ma il tennis è capace di autorigenerarsi. Lo abbiamo visto in passato con Nadal, Federer e gli altri che hanno preso il posto dei vari Sampras, Agassi, Borg e succederà anche nei prossimi anni. Verranno fuori altri giocatori. Sicuramente dispiace perché stiamo parlando di un giocatore elegante e dotato di grande personalità“.

Esiste un nuovo Federer?

Queste sono fantasie nostre, ma non ci sarà mai un nuovo Federer. Avremo nuovi giocatori molto forti, ma ognuno ha delle proprie caratteristiche. Ed il bello del tennis è anche questo“.

Il ritiro di Federer potrebbe aprire la strada anche agli addii di Nadal e Djokovic?

Assolutamente no. Ognuno prenderà la decisione in base alle proprie condizioni. Federer ha detto che il fisico gli ha presentato il conto. Quando succederà lo stesso a Nadal o Djokovic smetteranno anche loro. Ricordo che il ritiro è un momento molto complicato, ma stiamo parlando di campioni e sanno benissimo riconoscere quando è arrivato il momento di smettere“.

Nadal e Federer
Per Bertolucci il ritiro di Federer non porterà ad un passo indietro di Nadal © Ansa

Capitolo Coppa Davis. L’Italia è riuscita a passare il turno non sempre convincendo?

Nello sport è sempre importante vincere. L’Italia era favorita e ha mantenuto fede al pronostico. Si andrà Spagna contro gli Stati Uniti. Il sorteggio non è stato proprio agevole. Ci aspetta una partita molto complicata, ma siamo tra i più forti al mondo e c’è la possibilità di andare avanti. Qui sicuramente gli azzurri hanno vinto convincendo. Sinner? Era appena arrivato dagli Stati Uniti, ha giocato su una superficie diversa da quella precedente. Era normale avere delle difficoltà, ma era importante vincere”.

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