Il più grande paroliere della musica italiana ricorda il cantautore scomparso il 9 settembre 1998 in esclusiva a Notizie.com
Oggi sono 24 anni senza Lucio Battisti. Uno dei più grandi della storia della musica italiana. Studioso e innovatore, spesso incompreso, ha lasciato un’eredità enorme di brani che rimangono scolpiti nella pietra della cultura italiana.
Cantautore, compositore, arrangiatore, polistrumentista, anche produttore discografico. Morì il 9 settembre 1998, all’età di 55 anni. Una data dolorosa che neanche 24 anni dopo può essere dimenticata. Un po’ come le sue canzoni. Giulio Mogol, forse il più grande paroliere mai esistito, lo ha conosciuto meglio di chiunque altro. Ha parlato in esclusiva a Notizie.com per ricordarlo: “Sostanzialmente Lucio era un grande matematico. Capì come si poteva diventare il più bravo, il più grande. Era uno studioso, ha messo in pratica tutti gli insegnamenti che poi ritroviamo anche nella scuola di musica Cet”. Un orgoglio bidirezionale, il rapporto profondo che c’era tra i due: “La nostra stima era reciproca, abbiamo lavorato insieme per tantissimi anni, diventa impossibile scegliere una canzone “preferita”. La lista è lunga, parliamo di 75 successi…”.
Mogol su Battisti: “Bisogna studiare 10 grandi per non essere una brutta copia”

Mogol svela il “segreto” di Battisti, il suo essere originale e trascendentale: “C’è un sistema dietro, una regola che vale per Lucio e in generale per tutti. Se uno studia e si rifà soltanto a un grande artista diventerà essenzialmente la sua brutta copia. Ma se uno studia a fondo 10 grandi artisti, poi finirà per aver preso da tutti senza però somigliare a nessuno. A chi si è ispirato? Uno dei tanti è stato senza dubbio Peter Gabriel”. Complicato fare un catalogo dei migliori cantautori di tutti i tempi: “Lucio è sicuramente tra i più grandi e più influenti. Poi se devo fare altri nomi dico Riccardo Cocciante, Gianni Bella, Mario Lavezzi, poi ce ne sarebbero tanti altri. Un cantante attuale che me lo ricorda anche solo vagamente? No, non ho più rintracciato uno simile”.