Graziano Cesari: “Sarri? C’è la Procura, ma Sozza come fai a non dare quel rigore…”

L’ex arbitro ora moviolista televisivo: “Non so quello che è successo tra il tecnico e gli arbitri. Ma su Lazzari doveva intervenire il Var, un modo c’è sempre”

E’ stato uno degli arbitri più bravi che ci siano stati tra gli anni novanta e l’inizio del 2000, nonostante le barricate dell‘Aia. Non a caso la Figc sei anni fa l’aveva inserito nella Hall of fame del calcio italiano, ma il mondo arbitrale si sollevò e lo fece rimuovere per aver ritirato il tesserino di arbitro nel 2003 a causa di una intervista alla Domenica Sportiva non autorizzata, ma lui, Graziano Cesari, all’attivo 167 partite dirette in serie A, e internazionale dirette tante gare in Champions League e nelle altre coppe, più le nazionali e la coppa del Mondo, Insomma, nonostante il mondo arbitrale non lo ami, è uno che sa il fatto suo. Adesso è moviolista di Mediaset e sul passato in qualche modo ci ride sopra “ma lasciamo stare, uno storia vecchia, vecchi rancori, problemi loro”, dice mentre parla con noi di Notizie.com e poi riprende, segno che qualcosa, sotto sotto, ancora cova: “So bene che arbitro sono stato, a parte quell’errore sul gol di Bierhoff in un Juventus-Udinese (2 novembre del 1997 era la rete del 1-2 per i friulani ndr), ancora oggi ce l’ho sulla coscienza e mi sento tremendamente in colpa, anche se poi finì 4-1 per la Juve, ma per me c’è l’errore e lo so bene. Se ci fosse stato il Var o la gol-lline tecnology, sarebbe stata un’altra cosa, ma purtroppo me lo porterò dietro per sempre. Ho fatto un errore e passo per coglione, ma non era facile per niente, e questo è vero. I ragazzi di oggi sono fortunati, vorrei essere io al loro posto, con tutto questo ben di Dio…“.

L'ex arbitro
L’ex arbitro di serie A e Internazionale Graziano Cesari ora moviolista tv (Facebook)

Fortuna degli arbitri attuali e benedetta Var a parte, non è che le polemiche siano terminate, tutt’altro. Gli chiediamo se vuole dire la sua su Maurizio Sarri e sulle sue parole dopo Lazio-Napoli, ma Cesari è un muro o meglio non vuole esprimersi più di tanto: “So bene quello che ha detto, ma non voglio entrarci, non perché abbia paura, io poi, no la verità è che non so cosa sia successo tra lui e il mondo arbitrale. Qualcosa è capitato, ma sono fatti personali e non so cosa dirle perché non saprei proprio. In più c’è la Procura che ha aperto un fascicolo e vedremo cosa accadrà. Di sicuro se ne saprà di più. Se le avesse dette a me ai miei tempi? Ma sono cambiato parecchio eh, non sono quello di un tempo, sanguigno e che scattava subito. Vediamo, Sarri è una persona in gamba, se ha detto quelle cose avrò i suoi buoni motivi. Io so solo, e qui posso parlare, che fare l’arbitro provoca tanto stress e governarlo, conviverci non è mai semplice. Ma per nessuno. Rispetto agli altri, poi, l’arbitro è completamente da solo, sia quando decide, sia quando finisce la partita. Sempre”.

“Il rigore di Lazzari è netto anzi, più semplicemente, è rigore. Fine. E Sozza non l’ha visto, date a retta a me, Fabbri doveva trovare il modo per dirglielo. Protocollo? Ma per favore su”

L'ex arbitro
Graziano Cesari quando arbitrava (Ansa)

Visto che su Sarri non vuole entrarci e aggiungere granché, passiamo a Lazio-Napoli, lì almeno qualcosa ha visto? “Ammappa se ho visto, anche piuttosto bene“, risponde Graziano Cesari pieno d’energia a Notizie.com: “Ribadisco quanto detto prima sugli arbitri e la solitudine, ma questo non significa che non possano fare errori e, mi dispiace, ma quello che fa Sozza, ma anche Fabbri al Var è pazzesco. Ma come si fa a non dare quel rigore su Lazzari e a non intervenire? Incredibile, quando l’ho visto non ci volevo credere. E’ rigore. Fine. Senza se e senza ma. Se penso a qualcuno che è stato dato o è intervenuto il Var molto meno netto rispetto all’episodio tra Mario Rui e Lazzari, mi viene da ridere e piangere allo stesso tempo“.

Lo sa che qualcuno l’ha definito e lo definisce “rigorino”? “Lasciamo stare queste stupidate  – ha aggiunto Cesari – quello è rigore, non ci sono dubbi. Sozza, glielo dico io, non l’ha visto bene perché il gomito di Mario Rui che va in faccia a Lazzari e gli ostacola la corsa, perché l0ha superato nettamente, non lo vede affatto. E mi fa specie di uno come Fabbri che non l’abbia richiamato per farglielo notare. Non si poteva perché aveva visto e deciso dal campo il direttore di gara? Senta, sono fuori da un po’, ma conosco bene gli arbitri e le regole, non esiste nessun protocollo che impedisca a Fabbri d’intervenire. I modi ci sono, eccome, per favore, non diamo retta a stupidaggini per non dire qualcosa di più volgare e netto come il rigore. Chi dice che non poteva intervenire, mentre lo dice sa bene che i modi richiamare l’attenzione di Sozza ci stavano, su, lasciamo stare. E su Luis Alberto l’ha visto? Ancora che mi chiede se l’ho visto? Io vedo tutto, sempre. E anche lì il signor Sozza doveva stare un po’ più attento perché, non è una norma ma buon senso: l’arbitro quando vede una spinta o un giocatore che va giù, si deve fermare e andare a parlare con i giocatori e rimettere le cose a posto. Secondo me non l’ha visto proprio, spero almeno…”

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