Caro bollette, chef Vissani: “Siamo i più martoriati del mondo. Ecco cosa chiedo ai politici…”

Dopo lo sfogo dei giorni scorsi lo chef torna sul tema delle bollette e dei costi eccessivi da sostenere: “Che prendano presto dei provvedimenti”

Il noto chef Gianfranco Vissani si è esposto nei gironi scorsi sulla questione dei rincari che, dal nord al sud, stanno colpendo l’intero stivale. Dopo aver mostrato delle bollette, che più che salate andrebbero definite impossibili da pagare, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Notizie.com, rimarcando quanto le imprese siano al limite del fallimento.

Chef Gianfranco Vissani caro bollette
Chef Gianfranco Vissani (Instagram)

Le parole del celebre ristoratore hanno avuto un eco importante e lo stesso Vissani spiega: “Io non volevo raggiungere il mio scopo, bensì credo che tutte le medie e piccole imprese, così come le grande aziende, stiano nella stessa situazione, che non si era mai verificata prima. Parlo quindi a nomi di tutti. Non so come andremo avanti, ho pagato 36.000 euro di corrente in tre mesi“. “Io non devo baccagliare – prosegue – ma chiedo che ci vengano incontro: noi prima pagavamo circa 3.500\4.000 euro al mese di corrente, ora dal nostro punto di vista la situazione non è più sostenibile“.

Una crisi che ha messo in ginocchio gran parte delle aziende e lo chef di ‘Casa Vissani‘ ha le idee molto chiare sui prossimi, difficili, mesi: “Non propongo io soluzioni perché non sono un politico, ma ci devono permettere di andare avanti: ad ottobre e novembre ci sarà un gran marasma intorno a questa industria, faremo pena; ci saranno molte aziende che chiuderanno senza più riaprire. Siamo distrutti”. Nonostante i prezzi alle stelle, il cuoco ha scelto di non aumentare i costi nel suo ristorante, una scelta molto difficile, ma di cuore: “Ho 16 dipendenti che sono la mia famiglia, sono 20 anni che lavorano con me. Come faccio a dirgli di andare via? Nonostante le cucine ad induzione che ci sono oggi, paradossalmente siamo ritornati agli anni ’60: bisogna ritrovare il focolare, le legna (sperando che non aumenti), il calore della famiglia e cucinare sotto alla cenere“.

Chef Gianfranco Vissani caro bollette
Chef Gianfranco Vissani (Instagram)

Di recente Gianfranco ha posto una domanda: “Dobbiamo chiudere?” e lui stesso ammette che non si tratta di una provocazione, ma di un’inevitabile conseguenza di quello che sta accadendo: “Oltre al gas ed alla luce, ci sono le materie prime che aumentano vertiginosamente tutti i giorni, cosa dobbiamo fare? Siamo in fondo al baratro. “Quando parlano di emergenza e si riuniscono i ministri – aggiunge – la riunione non è mai immediata: capisco che siamo un Paese con grandi problemi e con un forte indebitamento, ma serve che si diano da fare. Come possiamo andare avanti? Siamo i più martoriati del mondo. La Germania e la Francia pensano alle cose di casa loro, e noi? Non prendiamo provvedimenti, siamo il Paese dei ‘no’, zero iniziative“. Infine lo chef Vissani, senza puntare il dito ma con un appello chiaro, chiosa: “Non dò colpe a nessuno, né a Draghi, né a Salvini, o alla Meloni o Letta, ma che che si faccia qualcosa per questo Paese e per le piccola e media impresa che è la spina dorsale dell’Italia“.

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