Bollette e “socializzazione degli oneri”: si rischiano rincari del 100%, è allarme

I conti dei “morosi” rischiano di pesare su tutti: la “socializzazione degli oneri” ad ottobre rischia di alimentare la crisi. 

C’è un rischio pesante che alimenta i timori in una situazione già molto delicata. Il prezzo dell’energia si è tradotto in una crescita record delle bollette, che ha già un impatto pesante e rischia di produrre una nuova ondata di rincari.

Bollette e socializzazione degli oneri
Bollette ancora più salate, c’è un rischio concreto e pesante (Ansa Foto)

Già di recente molte associazioni dei consumatori hanno chiarito che sono tante le famiglie non attualmente in grado di pagare i conti, e questo dato si estende chiaramente alle aziende, alcune delle quali hanno già tristemente dichiarato fallimento. Le previsioni non lasciano quindi ben sperare, e dopo un anno già molto duro dal punto di vista dei rincari, si rischia una vera e propria esplosione di insoluti, con un effetto difficilmente sostenibile per tutti i consumatori.

Bollette, ecco cosa è la socializzazione degli oneri e perché può produrre un boom nelle bollette

energia prezzi
Energia, salgono ancora i prezzi © Ansa

Mentre le associazioni dei consumatori chiedono ulteriori misure per evitare l’impatto già durissimo degli aumenti, ad ottobre la situazione potrebbe diventare ancora più difficile da gestire. Famiglie e imprese faticano in questa fase a sostenere i costi delle bollette, e la minaccia da parte di Mosca relativa al gas potrebbe tradursi in un inverno in cui i costi sarebbero maggiori, e i fallimenti ancora più pesanti e frequenti. Il conto da pagare risulterebbe quindi ancora più caro per tutti.

Questo perché la cosiddetta “socializzazione degli oneri” imporrebbe ai consumatori che pagano regolarmente di contribuire anche ai debiti di chi è moroso e in particolare di alcune società che vendono energia elettrica ma falliscono. Si tratta di una sorta di “contributo di solidarietà” che rischia di rendere tutto ancora più drammatico e allarmante. Le associazioni stanno chiedendo quindi di trovare una soluzione definitiva per evitare che una nuova “Spada di Damocle” possa produrre effetti devastanti.

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