Anche il re della tv Berlusconi adegua ai social la sua strategia elettorale

La metamorfosi di Silvio Berlusconi che dalla televisione ormai punta tutto sui social, che in un mese registrano una crescita significativa in termini di post e di reazioni. 

berlusconi
(Ansa)

Anche il Cav., creatore di un impero televisivo e padrone delle emittenti pubbliche in Italia, si è dovuto adeguare al sistema del web e della comunicazione digitale. Tanto che è stato lui stesso a compiere la storica ammissione. “La mia sarà una campagna fatta in prevalenza sui social network”, è quanto Berlusconi stesso ha affermato, anzi annunciato, tramite i suoi canali digitali.

Ecco come cambia la strategia mediatica del Cav.

Di fatto, però, si tratta di una strategia di cui c’è già ampio riscontro se si guarda ai numeri. Comparando l’attività mediatica di Berlusconi sui social nello scorso mese di giugno con quella di luglio, si nota subito una evidente differenza, segno che la campagna elettorale è iniziata su telefonini e monitor dei pc.

Numeri che mette in fila il quotidiano Il Mattino, rilevando che se a giugno Berlusconi ha pubblicato 25 post sui suoi social, a luglio siamo già arrivati a 40, per un totale di reazioni che passa da 85mila a 208mila. Lo stesso è accaduto su Instagram, dove si è passati da 24 a 42 post pubblicati e da 126mila a 178mila reazioni. 

Come anche su Twitter, dove a giugno erano stati pubblicati solo 6 tweet con 3,1mila reazioni, mentre a luglio si è passati a 20, per un totale di reazioni pari a 16mila, cinque volte di più. Insomma, anche il grande innovatore della comunicazione pubblica e politica in Italia, Silvio Berlusconi, ha capito bene che ormai le campagne elettorali si giocano più sulle stories che nei salotti dei talk show.

Così anche Silvio si è dovuto adattare ai tempi che corrono, quelli di social e delle bacheche scorse in tutta fretta, i cui contenuti sono conseguenze di algoritmi scritti e decisi ben lontano dagli studi di Mediaset.

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