Bertolucci: “Bravo Musetti, ma ho sentito paragoni con Federer. E’ il vino…”

L’ex campione celebra la vittoria di Amburgo del giovane azzurro ma al tempo stesso consiglia di volare basso: “Grande Lorenzo, ma deve crescere ancora”

Contenti tutti per la vittoria di Lorenzo Musetti ad Amburgo e anche, naturalmente, del suo salto in classifica. Anche tanti tennisti e addetti ai lavori si sono quasi meravigliati dell’exploit del ragazzo e non è da meno un grande ex campione come Paolo Bertolucci che a Notizie.com lo celebra, ma allo stesso tempo cerca di dargli qualche consiglio: “E’ stato bravo, ha lottato e alla fine ha vinto contro un grande avversario. Non era facile in quella situazione. Adesso deve ripartire da questa vittoria per crescere e diventare ancora più forte. Può farlo, ha talento ed è anche un ragazzo in gamba”.

Paolo Bertolucci
Paolo Bertolucci ai nostri microfoni commenta il ritiro di Nadal da Wimbledon © Ansa

Per Bertolucci, il tennista italiano può diventare tra i migliori del nostro tennis: “Lorenzo ha grandi potenzialità, è giovane e ha tutta la strada davanti per poter crescere ed essere ancora più forte. Fino a questo momento aveva avuto, come è giusto che sia essendo così giovane, parecchi alti e bassi, ad Amburgo invece ha trovato la giusta sintonia col suo gioco e un bello slancio di mentalità. Non era facile per niente dopo che aveva sciupato quei tre match point nel secondo set. Davvero bravo, anche se…” .

“Il suo è un tennis difficile perché gioca spesso sul filo di rete e a cercare la linea”

Il talento
Il tennista italiano Lorenzo Musetti (foto Ansa)

Un successo che ha stupito tutti anche perché ottenuto contro il migliore o comunque uno dei migliori del momento, quell’Alacaraz che, dopo aver vinto il secondo set, sembrava lanciato verso l’ennesimo successo. “E invece non è stato così – ha detto Bertolucci a Notizie.com -, è stato bravo a reagire e a mettersi a fare il suo gioco che, sia ben chiaro, non è che sia così semplice da attuare. Mi spiego, Lorenzo spesso va a cercare la percentuale nei colpi, e va bene, ma non sempre. E’ un tipo di tennista che attua un gioco diverso dagli altri, gioca spesso sul filo di rete e va altrettanto spesso a cercare la linea. E’ un gioco troppo rischioso, dovrebbe cercare anche di variarlo un po’, ma lui e i suoi allenatori sanno quello che devono fare” .

E si comincia coi paragoni, soprattutto dopo una vittoria così importante anche se resta un Atp 500. E su questo Bertolucci è assai chiaro: “Per me può diventare anche tra i primi dieci o cinque al mondo, abbiamo per fortuna un movimento maschile in grande ascesa. Probabilmente questo successo gli darà una scossa anche dal punto di vista mentale, i tennisti non sono come i calciatori o altri sport dove c’è il contatto fisico. E’ una lotta con uno che hai a venti metri e quando vinci in quel modo, si ottiene qualcosa e ti cambia qualcosa“. Ma sui paragoni non scherza: “Guardi ho letto e sentito da qualcuno dei paragoni con Federer, ma per favore quasi mi vergogno. Musetti farà tanta strada e gli auguro di diventare anche più forte, ma adesso non si può fare una roba del genere. E’ l’effetto del vino probabilmente, sarà così perché non ci sono altre spiegazioni. Per me ora Lorenzo, se proprio dobbiamo fare un confronto, lo accosterei, per tipo di gioco, a Richard Gasquet, che mica è male come giocatore. E’ stato numero dieci del mondo per diverso tempo. Ma Lorenzo può anche fare meglio

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