Italia-Algeria, firmate 15 intese: ecco tutti i dettagli

Il premier Draghi ha firmato ben 15 intese nel vertice intergovernativo tra Italia e Algeria. Nessuna dichiarazione sulla crisi di governo.

Il premier Draghi è volato ad Algeri in questo lunedì 18 luglio per il vertice intergovernativo in programma ormai da tempo. Come riportato dall’Ansa, sono ben 15 le intese firmate in questo bilaterale, ma la più importante resta sicuramente quella del gas.

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Il premier Draghi ad Algeri per un vertice intergovernativo: firmate 15 intese © Ansa

Un accordo che, come confermato dallo stesso presidente del Consiglio, consentirà al nostro Paese di fare un ulteriore passo per diminuire la propria dipendenza della Russia e non rischiare di trovare in emergenza in caso di altri tagli di forniture da parte di Mosca nelle prossime settimane.

Ma in generale quella tra Italia e Algeria è una cooperazione molto più ampia visto che le intese spaziano dal settore farmaceutico a quello dello sviluppo sociale senza dimenticare il settore della pietra e industriale. Si rafforza, quindi, il rapporto tra i due Paesi alla vigilia di un periodo fondamentale per l’Italia.

Draghi: “L’Algeria è diventato il primo fornitore di gas del nostro Paese”

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Nessuna dichiarazione sulla crisi di governo da parte di Draghi nella conferenza stampa dopo il vertice in Algeria © Ansa

Nella conferenza stampa dopo la firma delle intese il premier Draghi ha rilasciato una breve dichiarazioni. “L’Algeria è diventato il primo fornitore di gas del nostro Paese – ha sottolineato il presidente del Consiglio – e l’annuncio dei 4 miliardi di metri cubi di gas dei giorni scorsi rappresenta una accelerazione rispetto a quanto previsto in passato“.

L’Algeria – ha aggiunto Draghi – è un partner importante per l’Italia. Lo è nel campo energetico, nell’industria e nell’attività imprenditoriale, nella lotta alla criminalità, nella ricerca della pace e della stabilità nel Mediterraneo“.

Il premier italiano, che ha preferito non dare spazio alle domande dei giornalisti per evitare dichiarazioni sulla crisi di governo, si è soffermato anche sulla questione Ucraina: “Da tempo siamo impegnati in prima linea per sbloccare il transito di cereali dai porti del Mar Nero ed evitare una crisi alimentare. Gli sviluppi nei negoziati in Turchia sono un risultato sicuramente incoraggiante, ma ora questo deve assolutamente essere consolidato“.

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